Perchè voto e non mi astengo.

“Tecniche di soppravvivenza democratica all’ombra di una legge elettorale orribile.”

La proposta avanzata sul sito midimetto.com proposta in questo commento qui non mi trova favorevole.

In pratica viene proposto di mandare la propria tessera elettorale a Napolitano, dichiarando che con questa legge orribile non si è disposti a votare. Il metodo, secondo me, pecca di efficacia.

Quanto può essere interessato il capo dello Stato rispetto ad un’iniziativa del genere di un tot, grande a piacere, di cittadini? Se pensate per nulla, siamo d’accordo, se pensate qualcos’altro… credo che siate un pochino lontani dalla realtà.

Inoltre c’è un’altra possibilità. Il vero voto di protesta è quello all’IdV. Il perchè secondo me l’ho scritto quà. Interessante anche la versione di Travaglio, con cui io mi ritrovo.

Il voto di protesta è scegliere l’Italia dei Valori. Protesta contro la casta, protesta contro questa legge elettorale, contro la mafia, contro le leggi ad personam. Spero….

3 Comments

  1. credo che il post pecchi di mancanza di chiarezza. l’iniziativa sull’invio di schede non copre tutte le forme di astensione, dire che l’iniziativa è inutile perchè al capo di stato non frega nulla mi trova d’accordo, ma non può essere un motivo per giustificare la contrarietà all’astensionismo.
    In secondo luogo: “Il vero voto di protesta è quello all’IdV.”….”Protesta […]Spero….”

    è il vero voto di protesta o lo speri solamente? sinceramente la “speranza” non mi pare rientri negli usuali programmi elettorali….

  2. Io spero che l’IDV abbia i numeri per attenersi al programma che ha presentato, che mi trova d’accordo per la maggiorparte degli interrventi.

    La scorsa legislatura, controlla sul sito della camera e del senato, hanno provato a far passare la legge sul conflitto di interessi e sulla preferenza ma erano in tre o quattro in un mare di gente a cui non interessava nullla.

    Non ne posso essere sicuro che questo venga attuato anche se avessero i numeri…. Purtroppo in Italia non c’e` l’obbligo di fare quello che viene promesso in campagna elettorale. Tutttavia se hanno tentato quando non avevano i numeri non vedo perche` non dovrebbero tentare se i numeri li avranno davvero.

    Infine, per quanto riguarda l’astensione, penso che sia semplicemente condivisibile l’idea che se ti astieni e’ perche` ti va bene qualsiasi soluzione, e quindi non prendi parte alla votazione.

    Se preferisci un risultato invece che un altro, dovresti mettere il tuo voto li`. Questo e’ l’unico strumento che hai. Vedere l’astensione come un voto di protesta e` semplicemente errato. Se non voti non conti nulla e, per come la vede io, con alcuni risultati piuttosto che altri, conterai anche meno.

    Vuoi la preferenza? Punta su quei partiti che hanno detto che la vogliono reintrodurre. L’IDV l’ha messo nel programma, quindi e` piu’ efficace, secondo me, votare un partito che ha nel programma elettorale uno dei punti la reintroduzione della preferenza, invece che inviare la propria scheda elettorale al capo dello stato.

    Spero che sia un pochino piu’ chiaro.

  3. “Non ne posso essere sicuro che questo venga attuato anche se avessero i numeri….”

    molto bene…quindi ne deduco che la risposta sintetica sia: “SPERO che sia un voto di protesta” e non “E’ IL VERO voto di protesta”

    astensionismo:

    pronunciare quanto segue ” se ti astieni e’ perche` ti va bene qualsiasi soluzione” significa MISTIFICARE… Come se le soluzioni politiche proposte dai partiti in lizza fossero tutte e sole le scelte praticabili … se non vogliamo apparire ipocriti o falsi sarebbe più corretto dire: ” se ti astieni e’ perche` non ti vanno le soluzioni proposte” prima fra tutte la struttura partitica del sistema politico e la votazione a maggioranza (relativa o assoluta che sia poco cambia!).

    Se un candidato mi propone di giocare una schedina e mi dice che posso scegliere solo l’1 o il 2 senza tener conto della X o dei sistemi mi sta semplicemente prendendo per i fondelli, non mi sta proponendo TUTTE le scelte possibili….

    Se la gente non è in grado di accorgersene non è colpa degli astensionisti o almeno non solo….

    Se non voto non conto nulla? Bene…ti sei mai chiesto perchè? Ti sei mai chiesto perchè chi non esprime una scelta per la casta venga emarginato e le sue scelte vengano sminutie solo perchè “di minoranza”? Tutto ciò mi sembra assurdo e ridicolo…coloro che fanno dell’ “essere votati” un lavoro dicono che “se non voti non conti nulla” e noi ce la beviamo tutta fino all’orlo…se il venditore di enciclopedie dice che senza la sua enciclopedia non sapremo mai nulla, noi ce la beviamo tutta fino all’ultimo sorso….bah!
    Emerite cazzate!!…

    Non voglio la preferenza, non voglio un sistema necessariamente maggioritario ne minoritario; voglio scelte logiche, ragionate, CONDIVISE tra chi le propone, le sottomette e le attua…e per condivisione intendo “CONDIVISIONE PRATICA” non “CONDIVISIONE EMPATICA”. Non voglio un sistema burocratizzato e burocratizzante, oligarchico, autoritario, polveroso, paleolitico…non voglio un sistema dove “scegliere” significa votare il “meno peggio”, perchè votare il “meno peggio” perchè votare il “meno peggio” significa votare chi ti riporterà di meno indietro…non è una scelta positiva…è e rimane una scelta NEGATIVA…una NON-SCELTA …. e non voterò mai per chi mi costringe a fare una NON SCELTA…non mi interessa una M1nch1a votare una NON-SCELTA perchè non ha nessun senso, perchè non voto e non voterò mai per chi mi riporta indietro e non avanti…

    Fare UNA proposta (1!!!) sul conflitto di interessi non mi da alcuna indicazione su quanto il sistema complessivo indicato nel programma mi porterà avanti…Per me vale lo stesso votare Umberto di Savoia che mi propone di far calare l’orario dalle 40 ore settimanali alle 39,9….non mi cambia una cippa…

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