Month: March 2011

Quizzzz

What do you think an airbus belonging to the Canadian airforce in the sky between Sicily and Lybia, called petro01 is doing?

Note the trajectory.
Have a look in real time.

Update: @FMCNL on twitter is broadcasting all the info in clear he can pick with the radio.

Why renewable could do the job

Sometimes there is this liet motive which says “Renewables can not cope with the world Energy demand, therefore the use of nuke or oil is mandatory”

It’s false. Read here.

This does not taking in account the geothermal power and the high altitude power (under research, but looking promising).

Then of course there is the problem of finite resources, demography and overpopulation which will not fade away…. but this is another story.

Viva l’Italia

C’è un gran casino online per i 150 anni dell’Italia.
Allora c’è il live-blogging del post.
L’editoriale del post.

Bello questo post su Risorse, Economia ed Ambiente

Segnalo anche questo bel post di Marco Simoni.

L’Italia è un Paese a luci ed ombre. Poche luci sfolgoranti, parecchie ombre. Come al solito, si punta ad incrementare le luci e diminuire le ombre.

L’Italia secondo Elio e Le Storie Tese

http://www.youtube.com/watch?v=dMrZh3sIVYI

ed il classico di De Gregori

E siccome non si vive sotto ad un sasso, è anche St’ Patrick, quindi buon St. Patrick.

Make a wish

Friends of mine have launched a crazy website called wyget.com

It’s in the early phases, however there is a crazy video which is kind of fun.

http://www.youtube.com/watch?v=BK2y5D8UTj8

The alarm clock base is a bit crazy, I’ll give you that 🙂

Got no wish? Take inspiration from Pearl Jam’s wishlist

Uccidere il fotovoltaico

Il decreto legislativo sul fotovoltaico è stato approvato.

Pietro su Crisis fa un’analisi puntuale della situazione, con una botta di conti, per dimostrare la vera ragione dell’affossamento del fotovoltaico e del danno fatto al paese.

Considerato il costo degli impianti, parliamo di circa 15-20 miliardi totali.

QUINDI, spalmandolo sulla durata di vita degli impianti, ogni anno per venti anni, circa 750 milioni, forse un miliardo, uscirà dal nostro paese.

In effetti il conto del “ministro” sembra tornare solo se non si considera che i soldi che entrano nell’economia italiana, creando competenze, aziende e posti di lavoro ( da 100.000 a 150.000 secondo le stime) NON sono un costo per il sistema paese.

MA ma ma: quanto risparmiamo, come sistema paese, per il fatto che NON importeremo gas e petrolio?

Il mix energetico di produzione elettrica italico si basa in buona parte sul gas, in seconda e terza battuta sul carbone e sul petrolio ed a seguire idroelettrico e rinnovabili.

Considerando 8 GWp di fotovoltaico installato, ci possiamo attendere una produzione di circa 10 TWh/anno, prendere o lasciare qualche %.

Questi 10 TWh elettrici, se prodotti da fonti non rinnovabili, devono tradursi in circa 25 TWh termici, ( è un valore ottimistico: il mix italico di produzione termoelettrica ha, pare, una efficienza di circa il 36%, in aumento).

Ignorando petrolio e carbone, immaginiamo di produrli tutti con il gas, che è piu’ a buon percato.

Il costo del MC per i nostri grandi operatori è un segreto piuttosto ben tenuto ma sappiamo, sperimentalmente, che al livello di 16-20 centesimi al Mc si stracciano le vesti, gridando al complotto, al sottocosto ed al collasso economico prossimo venturo.

Prendiamo buono questo costo, che sembrerebbe essere quello di mercato europeo, anche considerando che comunque aumenterà nei prossimi anni. Prendiamo un valore per eccesso del contenuto energetico del normal metro cubo di metano, 10kWh.

25 TWh sono 25 miliardi di kWh. Ovvero ALMENO 2.5 miliardi di metri cubi di metano, con una approssimazione per difetto del 10% dovuta al differente contenuto energetico del potere calorifico inferiore/superiore etc etc.

Diciamo che, tutto considerato, visto anche che le centrali a gas sono piu’ efficienti della media etc etc questo valore è quasi sicuramente inferiore a quello reale.

In ogni caso a venti centesimi/mc 2.5 miliardi di metri cubi corrispondono ad ALMENO 500 milioni di euro risparmiati per la bolletta energetica italica.

Ovviamente ai prezzi attuali, che sappiamo in crescita.

Se vogliamo essere ragionevoli un raddoppio in termini reali dei prezzi del metro cubo è uno scenario ALMENO probabile, al 2030 e dintorni.

Quindi, sulla scala dei venti anni, dobbiamo considerare 750 milioni di euro.

Ma, se consideriamo l’inflazione, sempre con una certa ragionevolezza e salvo collassi monetari e default, possiamo considerare un valore di circa 1 miliardo di euro medio sui venti anni. venti miliardi di euro, quindi.

QUINDI: il fotovoltaico costa al sistema paese, all’incirca la stessa cifra che fa risparmiare, sotto forma di bolletta energetica.

IL FOTOVOLTAICO E’ A COSTO ZERO !!!!

Beh, certo: e l’altra metà della cifra? E il fatto che in realtà gli incentivi sono molto più costosi, sulla scala di venti anni?

Ma questi sono soldi che vanno tutti allinterno del sistema paese italico. Intanto la metà rientrano, sotto forma di tasse, IVA, etc.

Una discreta quota va a creare una buona base monetaria per il sistema bancario, che finalmente, è in grado di avere un buon investimento a lungo termine e sicuro.