Category: Ambiente

Enviromental accountability

I’ve just discovered the ICECoaltion,

A Coalition dedicated to creating the International Court for the Environment.

ICE Coalition gathers environmental, legal, business, academic and NGO representatives who believe the need to establish the rule of law and a new, workable global institution in the environmental field is urgent. Support is also sought from the general public, funding institutions and politicians. Public and private meetings throughout the world are to be convened by ICE Coalition, to inform the UN, governments and media worldwide.

and I think it’s a great idea.

We have one planet, and people should feel responsible for it, and it is possible only if a sense of ownership is instilled. On the other hand, accountability is a good start to make people understand that any action has consequences and therefore a clear judgement should be made.

The environment is a global issue, therefore we need a global coalition, and a global law, able to address the problem at super international scale.

Let’s see how it evolves, but at the moment I’m in complete agreement with the proposed solution.

via paul.

Il fotovoltaico costa meno del nucleare

fotovoltaico-nucleareQuesti sono impianti di utility di almeno un MW di potenza. Il KWh fotovoltaico costa meno del KWh nucleare. È da sottolineare che le assunzioni e le premesse fatte dall’articolo non sono per niente tenere con il fotovoltaico, anzi chudono un occhio sui vari costi aggiuntivi ma mai presi in esame del nucleare (tipo chi è capace di fare l’arricchimento dell’Uranio, i costi dello smantellamento della centrale a fine vita, le scorie….)

L’articolo completo lo trovate qui.

via NTE.

Endangered species Symposium

At the EBI there is an annual symposium which is organized by the Science and Society committee which I’ve been involved in the past years (some video are available on the youtube channel), but not this one. But no fear!

New people get on with the job and pull out a really nice symposium.

If you in Cambridge, you've got to come

This year the committee has chosen the topic of Biodiversity and Endangered Species, the 6th of May at Fitwilliam College Auditorium, Cambridge, Uk.

It’s free for all, so if you’re around don’t forget to come over 🙂

Yeah, there is even a Facebook event, if you are into that thing 🙂

Cesium contamination projections

As you know there was a massive Earthquake (and there are still some going on) in Japan followed up by a massive nuclear accident at Fukushima I which has been evaluated 7 on the INES scale grade accident.

Now there are some prediction made by the University of Cologne about how the Cesium will spread around the world.

In the case it does rain

Cesium spreading Wet scenario

and it doesn’t look good.

And in the case it doesn’t rain

Cesium spreading Dry scenario

And it doesn’t look good at all.

Via Crisis

Permaculture links

It’s been awhile that I’m looking at Permaculture design and all the things connected with it.

Quickly two very valuable links about Permaculture:

Especially the latest link has a clear scheme of the garden.

It’s awesome

scheme from deepgreen

Scheme for the backyard permaculture food forset from deepgreen

Rendering of the food forest

Rendering of the food forest garden from deepgreen

On the other side I’m getting my hands dirty building a system to make local food easier to find/trade/swap with a bunch of friends. We are using django as web development framework and have some serious intention about it.

If you are a django ninja and want to be involved (or just want to be involved) just send me an e-mail to mattions. Attach the gmail.com after it. Please use a sensible subject, so I know why you are writing to me (or link to this post.)

 

Why renewable could do the job

Sometimes there is this liet motive which says “Renewables can not cope with the world Energy demand, therefore the use of nuke or oil is mandatory”

It’s false. Read here.

This does not taking in account the geothermal power and the high altitude power (under research, but looking promising).

Then of course there is the problem of finite resources, demography and overpopulation which will not fade away…. but this is another story.

Uccidere il fotovoltaico

Il decreto legislativo sul fotovoltaico è stato approvato.

Pietro su Crisis fa un’analisi puntuale della situazione, con una botta di conti, per dimostrare la vera ragione dell’affossamento del fotovoltaico e del danno fatto al paese.

Considerato il costo degli impianti, parliamo di circa 15-20 miliardi totali.

QUINDI, spalmandolo sulla durata di vita degli impianti, ogni anno per venti anni, circa 750 milioni, forse un miliardo, uscirà dal nostro paese.

In effetti il conto del “ministro” sembra tornare solo se non si considera che i soldi che entrano nell’economia italiana, creando competenze, aziende e posti di lavoro ( da 100.000 a 150.000 secondo le stime) NON sono un costo per il sistema paese.

MA ma ma: quanto risparmiamo, come sistema paese, per il fatto che NON importeremo gas e petrolio?

Il mix energetico di produzione elettrica italico si basa in buona parte sul gas, in seconda e terza battuta sul carbone e sul petrolio ed a seguire idroelettrico e rinnovabili.

Considerando 8 GWp di fotovoltaico installato, ci possiamo attendere una produzione di circa 10 TWh/anno, prendere o lasciare qualche %.

Questi 10 TWh elettrici, se prodotti da fonti non rinnovabili, devono tradursi in circa 25 TWh termici, ( è un valore ottimistico: il mix italico di produzione termoelettrica ha, pare, una efficienza di circa il 36%, in aumento).

Ignorando petrolio e carbone, immaginiamo di produrli tutti con il gas, che è piu’ a buon percato.

Il costo del MC per i nostri grandi operatori è un segreto piuttosto ben tenuto ma sappiamo, sperimentalmente, che al livello di 16-20 centesimi al Mc si stracciano le vesti, gridando al complotto, al sottocosto ed al collasso economico prossimo venturo.

Prendiamo buono questo costo, che sembrerebbe essere quello di mercato europeo, anche considerando che comunque aumenterà nei prossimi anni. Prendiamo un valore per eccesso del contenuto energetico del normal metro cubo di metano, 10kWh.

25 TWh sono 25 miliardi di kWh. Ovvero ALMENO 2.5 miliardi di metri cubi di metano, con una approssimazione per difetto del 10% dovuta al differente contenuto energetico del potere calorifico inferiore/superiore etc etc.

Diciamo che, tutto considerato, visto anche che le centrali a gas sono piu’ efficienti della media etc etc questo valore è quasi sicuramente inferiore a quello reale.

In ogni caso a venti centesimi/mc 2.5 miliardi di metri cubi corrispondono ad ALMENO 500 milioni di euro risparmiati per la bolletta energetica italica.

Ovviamente ai prezzi attuali, che sappiamo in crescita.

Se vogliamo essere ragionevoli un raddoppio in termini reali dei prezzi del metro cubo è uno scenario ALMENO probabile, al 2030 e dintorni.

Quindi, sulla scala dei venti anni, dobbiamo considerare 750 milioni di euro.

Ma, se consideriamo l’inflazione, sempre con una certa ragionevolezza e salvo collassi monetari e default, possiamo considerare un valore di circa 1 miliardo di euro medio sui venti anni. venti miliardi di euro, quindi.

QUINDI: il fotovoltaico costa al sistema paese, all’incirca la stessa cifra che fa risparmiare, sotto forma di bolletta energetica.

IL FOTOVOLTAICO E’ A COSTO ZERO !!!!

Beh, certo: e l’altra metà della cifra? E il fatto che in realtà gli incentivi sono molto più costosi, sulla scala di venti anni?

Ma questi sono soldi che vanno tutti allinterno del sistema paese italico. Intanto la metà rientrano, sotto forma di tasse, IVA, etc.

Una discreta quota va a creare una buona base monetaria per il sistema bancario, che finalmente, è in grado di avere un buon investimento a lungo termine e sicuro.

Un sole di cartone.

Come riporta il kudaBlog

A volte uno si può anche stancare di continuare a difende l’ovvio. Che il fotovoltaico sia una delle strade maestre da percorrere per garantire all’Italia un minimo di indipendenza energetica è chiaro come la luce del Sole, così come lo è il fatto che questo Governo, in almeno tre occasioni, abbia tentato di smantellare il sistema di incentivi promosso da Prodi-Bersani. Per altrettante volte una forte mobilitazione sul web e delle associazioni dei produttori ed istallatori (uno dei pochi settori italiani che ha resistito alla crisi garantendo lavoro ed entrate fiscali allo stato) ha scongiurato il taglio alle facilitazioni.

Ancora una volta c’è un altro attacco al sistema di incentivi che sta creando occupazione ed anche una base (iniziale) di possibile indipendenza dai carburanti fossili.

Nel prossimo congilio dei ministri potrebbe essere votata una norma che prevede che in Italia si potranno concedere incentivi al fotovoltaico solo fino al raggiungimento di una produzione di 8 mila megawatt e tale quota sarà bloccata fino al 2020. Peccato che 8 mila megawatt equivalgono a metà dell’energia istallata oggi in Germania e che saranno raggiunti entro la fine del 2011.
In pratica il governo vuole bloccare qualsiasi incentivo alla produzione domestica di energia rinnovabile fotovoltaica per 9 anni!
Inoltre lo stesso decreto prevederebbe un taglio del 30 per cento degli incentivi da subito, le aste al ribasso per gli impianti oltre i 5 megawatt (un meccanismo considerato discutibile perché diminuisce le garanzie contro le infiltrazioni del malaffare), il divieto di fotovoltaico a terra per impianti superiori a 1 megawatt.
120.000 adetti del settore sono a rischio, e con loro i nostri polmoni e la nostra autonomia energetica.

La campanella è suonata, fate basta. Noi siamo sempre qui e anche questa volta questo blog, nel suo piccolo, aderisce alla campagna per il 55% di incentivi. Che rimanga.

Non mettete questo settore in ginocchio. Pensate al futuro. Ogni giorno questo governo deve fare qualcosa per distruggere ed arraffare. Oramai è un pattern. Chi non lo vede, è perchè è girato dall’altra parte.

Fino a quanto ce lo possiamo permettere, uno così?