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Relatività generale ed insetti

Quando Einstein tira fuori la teoria della relatività generale non la capiva ancora nessuno, se non lui e Bohr.

Poi la cosa diventa abbastanza di moda, nessuno ci capisce ancora nulla, tuttavia la piaggio ci fa uno scooter, il glorioso NRG=mc2

Mi ricordo ancora il tentativo mio e di un amico di raccontare la relatività generale durante una settimana di autogestione al liceo.

L’esperimento teneva, avevamo una nicchia di pubblico, una cosa decente tipo non siamo tanti che facciamo paura, ma nemmeno siamo solo io e te e quindi chiudiamo.

Il punto era un nuovo approccio alla divulgazione scientifica ed il tentativo di raccontarla in maniera completamente diversa e divertente.

Infine oggi, m’imbatto su questo post su mentecritica, sulla relatività generale. Direi che è più o meno sulla stessa linea. Merita la lettura. Riprende alcuni esempi dalle lezioni di Richard Feyman.

Il pensiero scientifico

Leggendo da “Deviazioni perfettamente ragionevoli dalle vie battute”, una raccolta dei rapporti epistolari[1] di Richard Feyman viene fuori una delle più eleganti definizioni che conosco sul metodo scientifico:

“Lo scopo del pensiero scientifico è di predire ciò che accadrà in circostanze sperimentali date. Qualunque discussione filosofica non è che un modo per eludere il punto.”

[1] Non sono sicuro di volere veder pubblicate le mie lettere in un libro postumo. Ok, si. Se è postumo non me la prendo più di tanto. Tanto oramai…..