Reinventing the wheel — l’autostop 2.0

Il problema dello spostamento da un punto di una citta’ ad un altro e’ sempre risolto attraverso una serie di opzioni:

  1. Utilizzo di un mezzo pubblico
  2. Utilizzo di un mezzo privato
    1. Un’automobile
    2. Una bici
    3. Una motocicletta
    4. A piedi

Ora dal punto di vista ambientale l’opzione mezzo pubblico, bici, camminata sono accettabili, ma talvolta non possono essere considerate per l’entita dello spostamento (bici, camminata), per il tipo di percorso (mezzo pubblico), per il tempo necessario a percorrere il percorso (tutti e tre, considerando anche il tempo di attesa per il bus).

Quindi quale potrebbe essere la soluzione?

Una delle possibile soluzioni potrebbe essere massimizzare il numero di persone all’interno di un’autovettura.

Poniamo il caso che un possibile utente si colleghi ad un sito dove viene mostrata una mappa dinamica: s’imposta partenza ed arrivo e vengono visualizzate tutte le varie auto in movimento con le rispettive destinazioni, che passano dai due punti selezionati, con il tempo stimato di attesa e presente locazione.

A questo punto l’utente autostoppista chiede al guidatore se è disposto a dargli un passaggio fino al punto dove deve scendere. Attenzione, non funziona come un taxi, il guidatore sta gia’ andando in quella direzione e passera’ comunque per quel punto. Quindi invece che andare da solo, si fa’ un po’ di strada insieme.

Ora vedo due possibili problemi:

  1. La creazione di una rete che dia la possibilita’ di decidere chi prendere e chi non caricare a bordo. Servirebbe un sistema di valutazione fatto dalla community, come il rating dei venditori su ebay.
  2. Privacy. In questo modo verrebbero rese pubbliche posizioni e percorsi di persone e non conosco le possibili ripercussioni.

Pero’ in un modo interconnesso, con Wi-Fi disponibile ovunque potrebbe essere una possibile soluzione.

4 Comments

  1. e io faccio strada assieme a te che puzzi ?
    e se poi devo fare una deviazione ?
    e se e’ un drogato che fa le avances a mia figlia ?
    e se poi e’ uno che bestemmia ?
    e quel CD che mi manca me lo avra’ preso quello che ho portato ?

    e se quello in auto non sa guidare e fa un incidente ?
    e se la macchina puzza ?
    e se poi e’ gia’ passato quando io ero li’?
    e se poi deve andare da un’altra parte ?
    e se poi mi porta in camporella e mi violenta ?

    😉

    io ho preso l’abitudine di fare 3km a piedi tutte le mattine.
    ci metto 30′ per andare in centro a milano.
    con i mezzi ce ne metto 15′-20′; in auto almeno 20′

    ovvero, dedico 10′-15′ a fare 3Km a piedi

    La valutazione e’ quasi sempre fuorviata perche’ fatta sui tempi assoluti e non sui tempi incrmentali come dovrebbe essere fatta.

    si pensa “non posso buttare 30′ per andare a piedi”, quando in realta’ ne stai “buttando” 10-15 e quelli li puooi certamente investire in un po’ di moto che ti aiuta a fare meno dieta.

    da quando ho iniziato, sono molto contento,. sia che piove o che fa bello…

  2. Magari tutti andassero a piedi.

    Se però riesci a creare la tua network di persone che viaggiano più o meno ai tuoi stessi orari, potrebbe alla fine funzionare.

  3. E’ un’idea folle! Si vede che vien fuori la tua indole da informatico, che quando si mette a parlare in termini di gestione, tira fuori il noto computer, per esplorare la frontiera della conoscenza e dell’ignoto con il software el la programmazione!

    Ovviamente, rimanendo fuori dalla logica commerciale, risulta anche inapplicabile.
    Ti farò un esempio, anche perchè è attuale ed assolutamente vero. L’ultimo dell’anno io ed Arianna siamo andati a Venezia in treno, all’andata tutto ok, è stato pure divertente, era da tempo che non salivo su una locomotiva, e devo ammettere, è un mezzo romantico, si può parlare, si può leggere, baciarsi, fare l’amore sul vagone letti, ma soprattutto si ha un contatto con delle persone, un vero contatto, con chi non conosciamo e, forse, difficilmente rivedremo.

    Al ritorno, questi pensieri sono stati sostituiti dal concetto di lager, o in alcuni tratti a quello di bestie da macello, il romanticismo se ne è andato a benedire soffocato da una folla immane di gente compressa. E tutto questo perche’? Per risparmiare su qualche vagone e qualche straordinario per il personale?

    Risultato?

    L’anno prossimo se mi devo muovere per la fine dell’anno…o sto a casa con gli amici…o mi muovo o in auto, oppure in aereo, lì i posti, ancora si prenotano. 🙂
    E si inquina…si inquina sempre di piu’.

    Per quanto riguarda il lavoro…beh, non me la sento proprio di cambiare. E’ già la terza volta che cambio lavoro, e questa volta, ci spero proprio che sia la volta buona! Non usare la macchina sarebbe estremamente difficile, se non addirittura impossibile,
    perchè come lavoriamo noi oggi (e qui generalizzo), ci impone una flessibilità per cui gli stessi colleghi di lavoro, a volte, che magari farebbero lo stesso tratto di viaggio, hanno magari dei tempi diversi, ti immagini spargere questo modello su una scala grande come una città? Quale l’opprtunismo della gente? Pensa al fon, con dei costi così bassi per un router, sono molti, ma molti di più quelle che vengono venduti rispetto a quelli effettivamente usati! Più o meno lo dico per esperienza, avendo fatto del car driving a San Benedetto/Porto d’Ascoli.

    Ciao!

  4. Tanti hanni fa ho creato http://www.viavai.it che è sttao uno dei primi portali italiani per l’incontro di domanda ed offerta di passagi auto, pochi giorni fa abbiamo attivato http://www.roadsharing.com sempre completamente gratuito ma in italiano ed inglese (a breve anche francese, tedesco e spagnolo), questa volta (all’insegna del web 2.0) abbiamo usato le API di googlemap per facilitare le ricerca usando la prossimità geografica come criterio.
    Chiaramente è poco rispetto alla tua idea ma intanto è un sistema per segnalare spostamenti più lunghi o ricorrenti cercando di condividerli con nuovi compagni di viaggio.

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