Month: July 2007

La rivoluzione (pigra?) del bradipo – pUntuario

La rivoluzione pigra è un romanzo di Jacopo Fo, che ovviamente non ho ancora letto e che potete trovare quà.

Tuttavia questo post prende le mosse dal titolo del romanzo e di come oggi ne ho interpretato il titolo.

Sarà che ho letto il post su MenteCritica sulle rivoluzioni che, scritto realmente bene, scopre una verità abbastanza chiara e cristallina — la rivoluzione è un momento temporaneo che non può durare una volta acquisito il potere –, sarà che oramai non ne posso più di dire che è tutto uno schifo e basta, tuttavia oggi voglio passare all’azione.

Innazitutto vorrei motivare la rivoluzione (pigra?) e la scelta del titolo. Se è vero che siamo il paese del Gattopardo, è vero anche che possiamo utilizzare lo stesso approccio ribaltando un pochino.

Il “cambiare tutto per non cambiare niente”, diventerebbe “cambiare poco per cambiare tutto”. Ovviamente questo metodo andrà sotto il nome della rivoluzione del bradipo (animale stanco e lento per antonomasia)

E allora vediamo un pò di stilare un pUntuario del cittadino italiano, che bradipamente vuole cambiare il suo paese e che vuole trovare una via d’uscita a questo pantano senza sforzarsi troppo che “Antò, fa caldo”.

Ok, subito svelo il trucco. Non c’è una soluzione precisa, ma ci sono diverse idee ed il confronto è aperto.

Mosse concrete

Illuminate e sullo stesso tono il post di Jacopo Fo, “Io vi sfido, comunisti bastardi”. Il punto fondamentale è che servono delle mosse concrete che noi possiamo fare.

Proposta uno: Gruppi di acquisto.

In breve il gruppo di acquisto è un modo di comprare un determinato servizio a condizioni fisse, di solito con maggiori garanzie ed ad un prezzo inferiore. Come è possibile? Semplice: Il numero fà la forza.

Ok, tutto molto bello, ma noi che possiamo fare?

Semplice, aderire al gruppo di acquisto o ai gruppi di acquisto che ci interessano.
Punto due: Leggi del buon senso

L’idea che viene avanzata in queste leggi è quella di fare delle leggi con il buon senso. I punti toccati sono:

  • Legge contro gli sprechi della pubblica amministrazione
  • Legge sulla sicurezza sul lavoro
  • Istituzione dello strumento della class action
  • Legge a favore della tutele dell’ambiente
  • Legge sull’amianto
  • Legge sulla devoluzione allo stato dei beni sequestrati e non reclamati
  • Legge sulla razionalizzazione dello sfruttamento dei beni confiscati alla mafia
  • Legge per snellire (dimezzare) i tempi di un processo

Tutta la storia la trovate su 10 leggi semplice per cambiare l’Italia

Punto tre: Informazione

L’informazione, ovvero raccontare i fatti e sapere come sono andate veramente le cose. L’idea alla base è che una volta appurati i fatti ed avendo chiaro di come sono andate le cose si può tranquillamente esprimere un’opinione. Il punto fondamentale è che bisogna avere i dati, poi su quelli costruire. Altrimenti non facciamo altro che buttare tempo ed energie.

Punto quattro: Partecipazione

Ce ne sono differenti esempi. Un paio di link:

Questo post non vuole essere ne esaustivo, ne completo. Non vuole essere ne una bussola ne una mappa. Vuole essere una piccola raccolta di link ed una sintesi del mare magnum di internet. Una lista di punti. Un pUntuario.
Perché è vero che è tutto uno schifo, ma parafrasando Galileo “Eppur si muove” .

E allora muoviamoci. Anzi, andiamo a punti.

Si cambia marcia.

Si è cambiata marcia. Oggi abbiamo cambiato marcia.

La gente si organizza, c’è una forza veloce e potente che scorre sotto. Niente di Lucassiano, semplicemente la gente vuole risposte a domande concrete. E se la politica perde il tempo in chi guiderà cosa, la gente si organizza.

Potete leggere la presa di coscienza di tante persone dal blog di jacopo fo sulla scelta eco-sostenibile di parecchie famiglie ed aziende italiane che non vogliono + andare a carbone e premiano chi fornisce elettricità rinnovabile.

Potete decidere il fornitore della vostra energia oggi. (1 luglio liberalizzazione dell’energia.)

Potete leggere come partecipare ad un Gruppo di Acquisto per i pannelli fotovoltaici.

Potete leggere sul blog di beppe l’ipotesi geotermica come soluzione alla necessità elettrica nazionale e non solo. Un’energia di tipo rinnovabile, un’energia di tipo continuo. Un’apertura di un mercato enorme, che spazia dalla possibilità di sviluppare la tecnologia ai posti di lavoro che creerebbe, alla risorsa che può diventare.

Potete vedere su youtube una giornalista che ritorna alle radici del giornalismo, che si ribella alla politica editoriale della rete per cui lavora appellandosi all’etica del suo lavoro. Una notizia che non merita di essere l’apertura del telegiornale, quando come seconda c’è la situazione della guerra in Iraq. (via grillo)

Potete vedere un blog che mira alla discussione, per portare la gente a parlare e confrontarsi, senza pregiudizi, sugli argomenti più vari.

Riportare la gente a pensare con la propria testa, riportare la gente ad esprimere ogni giorno, con le proprie scelte la loro opinioni su diversi argomenti, riportare la gente a sognare.

Potete decidere di non dare i X € a sky per vedere la tv, ma darli in beneficienza a emergency che ha riaperto a kabul.

O potete semplicemente mettere le ciabatte con interruttore ed eliminare 10 standby in un colpo solo. “Anche un grande viaggio di 10000 Km inizia con un piccolo, semplice passo”