Month: February 2011

Un sole di cartone.

Come riporta il kudaBlog

A volte uno si può anche stancare di continuare a difende l’ovvio. Che il fotovoltaico sia una delle strade maestre da percorrere per garantire all’Italia un minimo di indipendenza energetica è chiaro come la luce del Sole, così come lo è il fatto che questo Governo, in almeno tre occasioni, abbia tentato di smantellare il sistema di incentivi promosso da Prodi-Bersani. Per altrettante volte una forte mobilitazione sul web e delle associazioni dei produttori ed istallatori (uno dei pochi settori italiani che ha resistito alla crisi garantendo lavoro ed entrate fiscali allo stato) ha scongiurato il taglio alle facilitazioni.

Ancora una volta c’è un altro attacco al sistema di incentivi che sta creando occupazione ed anche una base (iniziale) di possibile indipendenza dai carburanti fossili.

Nel prossimo congilio dei ministri potrebbe essere votata una norma che prevede che in Italia si potranno concedere incentivi al fotovoltaico solo fino al raggiungimento di una produzione di 8 mila megawatt e tale quota sarà bloccata fino al 2020. Peccato che 8 mila megawatt equivalgono a metà dell’energia istallata oggi in Germania e che saranno raggiunti entro la fine del 2011.
In pratica il governo vuole bloccare qualsiasi incentivo alla produzione domestica di energia rinnovabile fotovoltaica per 9 anni!
Inoltre lo stesso decreto prevederebbe un taglio del 30 per cento degli incentivi da subito, le aste al ribasso per gli impianti oltre i 5 megawatt (un meccanismo considerato discutibile perché diminuisce le garanzie contro le infiltrazioni del malaffare), il divieto di fotovoltaico a terra per impianti superiori a 1 megawatt.
120.000 adetti del settore sono a rischio, e con loro i nostri polmoni e la nostra autonomia energetica.

La campanella è suonata, fate basta. Noi siamo sempre qui e anche questa volta questo blog, nel suo piccolo, aderisce alla campagna per il 55% di incentivi. Che rimanga.

Non mettete questo settore in ginocchio. Pensate al futuro. Ogni giorno questo governo deve fare qualcosa per distruggere ed arraffare. Oramai è un pattern. Chi non lo vede, è perchè è girato dall’altra parte.

Fino a quanto ce lo possiamo permettere, uno così?

Giganteggiare

Quello che ha fatto Roberto Benigni al festival di Sanremo 2011, quando ha fatto l’esegesi dell’Inno di Mameli.

http://www.youtube.com/watch?v=o0rGNKwq6fg&feature=mfu_in_order&list=UL

http://www.youtube.com/watch?v=gitZ1WrfmD0&feature=mfu_in_order&list=UL

http://www.youtube.com/watch?v=BxyWz-Ej9zs&feature=mfu_in_order&list=UL

http://www.youtube.com/watch?v=AEkUQllD6T4&feature=bf_next&list=QL&index=2

We’ve got tips

Writing the Thesis is a big deal, however right tools makes the experience a little bit easier..

I’m using Gedit on steroids, which is quite easy to achieve.

Just get the LaTeX plugin, and the to get all your files up and running in no time, try to gedit manager plugin.

Then use Classic thesis.

One more tip about screenshoots. Long story short, your video resolution will be always a bit short for the rendering in printing, so if you can’t use svg (made with Inkscape) or pdf or anything that is not a vectorial format you have to rescale (up) the png picture, which is tricky.. ’cause you’re trying to make more info from less.

However if you take the picture at top resolution you can use gimp scale tool to make a decent work.

To do that open the image (png, jpeg or what you’ve got) with gimp and then increase the resolution to 300×300 dpi and then change the canvas to a decent dimensions and scale it up.

This should make you rolling. Hopefully 🙂