Month: June 2010

Non toccate i blog

Il PD ha lanciato una campagna online contro il DDL sulle intercettazioni.
Secondo questa norma i Blog sono costretti a rettificare quanto scritto entro 48 altrimenti pagare una multa di 12 500 €.

E’ un emendamento soffocante per la libertà. Tipo che se non sei online per più di due giorni e non ricevi la notifica, puoi prendere una multa da paura.
Io la sostengo alla grandissima.

Nessuno tocchi i blog

Nessuno tocchi i blog

Via Civati.

Back in time – Easy Backup solution for linux

Making the backup is always a tricky business for me.

I always tend to postpone the moment, and that’s not a very smart procedure to keep your data safe. Thankfully, from when I discovered backintime the situation is quite different.

Back in Time Screenshot

Back in time is just a really nice and friendly graphical interface on top of rsync. The good thing is that you don’t have to worry about rsync in any way. The interface has really neat default options, like get rid of your old backup if you are short in space.

After you’ve installed you just have to pick the directory where you want to save your backup and clcik “Take Snapshot”. Then you’re done. Quick and easy.

Atheist coming out!

When I read this column I was kind of shaken.
In 2010 we still need to justify that people don’t believe.

Religion is just a business model. People believe in something that it doesn’t exist and then they are charged to do that. It’s brilliant if you run it. I’ve read this somewhere. I don’t remember who said that. I just agree.

Beware of ?0 (aleph zero)

P1010134.JPG

Volevo segnalare la rubrica di matematica tenuta da Maurizio Codogno sul post.

Oggi la storia è su ?0 e l’albergo di Hilbert. Se l’argomento vi incuriosisce c’è sempre Wikipedia per approfondire.

Se la trattazione matematica non vi suscita grandi emozioni allora pensatelo in maniera letteraria, attraverso il capolavoro di Leopardi.

L’infinito

Sempre caro mi fu quest’ermo colle
E questa siepe che da tanta parte
De’ll ultimo orrizonte il guarde esclude.
Ma sedendo e mirando interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete,
Io nel pensier mi fingo, ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando; e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e’l suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E’l naufragar m’è dolce in questo mare.