Category: Politica

Intervista tripla primarie

Intervista tripla ai tre candidati del PD.

Marino stranvice 😉

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=DAU9XSuElg0]

Queste invece due cose su quanto fa schifo questa maggioranza sui diritti civili e perchè la legge sull’omofobia, che Marino aveva chiesto di sostenere a tutto il PD non è passata.

Le persone sono tutte uguali ed hanno uguali diritti. E’ scritto anche nella nostra Costituzione.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=8Q2weoC1NPY]

Ricerca Scientifica e università italiana secondo la Mozione Marino a Cambridge

Dear italians @ Cambridge (UK),

il 22 ottobre ci sarà un incontro organizzato da Ricercatori Democratici (per il momento a Cambridge questo coincide con me… speriamo di diventare di più) con Riccardo Spezia, coordinatore della Mozione Marino nel Mondo.

Sarà alla graduate Union, inizio ore 21:00

Verrà brevemente presentata l’idea della mozione sull’argomento poi sarà aperto al dibattito. Forse riusciamo a mandarlo in streaming.

Venite e fate venire 🙂

IGNAZIO-CAMBRIDGE

Update: Potete seguire la diretta web qui: http://www.ustream.tv/channel/ric-dec-cambridge

Congresso PD Londra – live blogging

Partiti.

Presentazioni Mozione Bersani:

Bersani ha capacità, ha dimostrato di essere capace quando era ministro. Bersani può guidare l’Italia ed il PD

Presentazione Mozioni Franceschini:

Partito aperto, come i democratici di Obama, capace di parlare a tutti gli strati della popolazione. Regole, Merito, Fiducia…
Franceschini ha dato dei messaggi di rottura (tipo ha portato la bandiera dell’Italia alla sorgente del Pò….)

Il presidente non si ricorda della mozione Marino!!! (buhh corale di tutta la sala.. saremo una trentina o quarantina)

Presentazione Mozione Marino

Marino terza opzione, ritornare ad essere orgogliosa del nostro Paese. Poca credibilità del centro dirigente, sempre la stessa gente…

Cambio di passo, ma non improvvisazione. Civati ha fatto la gavetta (bersaniana!! battuttona) del termine. Pippo non te la prendere 🙂
Si e no molto chiari.

Si all’accesso alle professioni, no agli ordini chiusi
No al nucleare, si alle rinnovabili.
Patto fiscale, un fisco che funziona ma non strangola le piccole industrie.
Lotta alla Mafia (unica mozione che lo cita)

Discussione

Ho fatto l’intervento:
Intervento 1 (il mio): Un bambino piangeva tantissimo!!!!! Marino perchè serve una linea chiara.
Intervento 2: vota Bersani è il candidato nuovo
Intervento 3: Bersani è la soluzione. Sottoscrivo la mozione Marino ma voto Bersani…
Intervento 4: Come valutare le mozioni: Visione e Forma del Partito. Bersani perchè è solido.
Intervanto 5: Si è iscritto perchè si è presentato Marino. E’ il miglior candidato per la presidenza del consiglio.
Intervento 6: Ho letto le mozioni e preferisco Marino. Voglio la visione, un paese senza le mafie, espresse nella mozione di Marino. No compromessi. Votate la mozione che preferite.
Intervento 7: Vota Bersani, dopo aver letto le mozioni. Aspetto particolare, qual’è il tipo di partito. Perchè contrapporre le primarie contro la scelta degli iscritti?
Intervento 8: Tutti e tre i candidati sono abbastanza buoni. No moderatismo. Basta con il ma anche. La linea. Serve la linea. Si e No chiari. Partito coraggioso. Marino. Voto per Marino come strumento per obbligare il partito a scegliere
Intervento 9: Personalizzazione. Franceschini ha preso il partito quando non c’èra nessuno che si presentava. Marino è medico. Bersani è arrogante. Fassino è magro. Franceschini ha l’allegato Damiano (non sò cos’è, chiedete a google)

Intervento Bonus: Fassino rimane Magro. Non votate Bersani votate Franceschini.

Discussione
La discussione è viva. Chissà chi vincerà…

Scrutinio:
Questi risultati del PD Londra!
Bersani: 14
Marino: 14
Franceschini: 4

Bersani: 43.75 %
Marino: 43.75 %
Franceschini: 12.5 %

Chiudo tutto e vado a CB.

Meritocrazia dove sei

Agghiacciante la lettera di questo medico ricercatore chiamato a valutare dei progetti italiani per conto del MIUR che si legge oggi su Repubblica.

I fondi per i progetti scientifici vengono assegnati attravero il giudizio di una seria di revisori indipendenti che valutano la bontà scientifica del progetto e decidono quali, fra tutti quelli che hanno partecipato, può essere finanziato.

Il punto, come potete intuire, è la valutazione dei ricercatori/revisori. La valutazione deve esclusivamente decidere la qualità e la fattibilità del progetto, e l’attinenza dello stesso con lo scopo per il quale i fondi sono stati destinati.

Chi e da dove viene la richiesta è un dettaglio secondario che non cambia minimamente il giudizio sull’idea del progetto.

Purtroppo in Italia non è così, tanto che i revisori subiscono delle pressioni e vengono influenzati dalla scelta, come è possibile leggere nel pezzo di repubblica. Il ricercatore ha deciso di denunciare le pressioni subite. E’ chiaro che questo approccio mafioso fa male al sistema ricerca Italia e porta ad una produzione scientifica nettamente inferiore, sia per qualità dei progetti, sia per la voglia di ricercatori di concorrere in un sistema così malato.

La cosa inoltre che lascia esterefatti è che il MIUR non ha aperto nessuna inchiesta conoscitiva e che i nomi di chi ha esercitato queste pressioni non sono usciti. Questo è un altro atavico problema italiano. La responsabilità delle proprie azioni, che in inglese suona come accountability.

Questo sistema non funziona e deve essere cambiato. La cultura della Meritocrazia deve essere introdotta nel paese e si deve pretendere che le personi siano responsabili delle proprie azioni, in maniera puntuale e cristallina.

Uno degli strumenti che può essere utilizzato ora per raggiungere questo obiettivo è sostenere la mozione di Ignazio Marino, dove la Meritocrazia è il primo cardine del programma. Mozione che sosterrò anche al congresso del PD Londra che avverrà Lunedì prox. 🙂

Irregolarità in Calabria nella votazione del PD

Questa è la denuncia da parte di Fernanda Giglioti candidata in Calabria per Marino.
Per dire come funziona il PD e le varie correnti di interessi Franceschianiane e Bersaniane in Calabria.

Congenita inagibilità democratica dei congressi del PD.

In Calabria più che in Campania e in Sicilia, il congresso del PD è stato preceduto da un tesseramento anomalo, sospetto, ingiustificato, per numero e nomi di tesserati rapportato ai residenti nella regione e ai voti ottenuti alle ultime due tornate elettorali. Un tesseramento che ha visto Presidenti, Vicepresidenti, Assessori, Onorevoli, Senatori, Consiglieri, portaborse, rastrellare tessere e comprare pacchetti azionari di un partito che si trovava alla guida del governo regionale che in Europa è ancora Obiettivo1.

Al tesseramento dei “designati volontari” è seguito l’accomodamento di uomini e donne fidate, e titolari di pacchetti azionari, all’interno degli organi di governo e sottogoverno regionale, con il compito di controllare, gestire, sfamare e far crescere il “pascolo del consenso”. Altro che proposta politica alternativa a quella del centrodestra.

Poi si è arrivati a ridosso del congresso dei circoli con feste di piazza sponsorizzate, pagate e svolte sotto l’egida del simbolo del partito democratico nelle quali, fatta salva qualche nobile eccezione, non c’è stato nessun confronto congressuale. La mozione Bersani e quella Franceschini, l’una contro l’altra, si sono dilaniate, insultate, massacrate, spendendo il nome e i soldi di un partito democratico e, accecate da tanta congiura e assetate dal monopolio di visibilità, si sono rese complici di una conventio ad excludendum della Mozione Marino.

Oggi il congresso è in pieno svolgimento e ogni giorno registriamo la costante,

reiterata e fisiologica, quasi connaturata al partito democratico di questi uomini e donne,

violazione delle regole congressuali che è diretta a certificare soltanto la stabilità delle quote di sottoscrizione azionaria di bersaniani e franceschiniani.

E in linea con ciò è accaduto, per esempio, che in molti piccoli circoli (nella provincia di Catanzaro a Cenadi, Centrache, Cicala, Davoli e Olivati), hanno votato quasi sempre tutti gli iscritti e tutti si sono espressi a favore di Bersani! Nessuna traccia di vitalità democratica! Sarà anche possibile ma è più che legittimo il sospetto che si sia trattato solo della verifica della distinta degli iscritti e non di un vero congresso! Così com’è accaduto che Catanzaro Centro su un’anagrafe di 379 iscritti, così come fornitaci dalla Direzione regionale del Partito e aggiornata al 21 luglio 2009, hanno votato ben 682 persone di cui 474 alla Mozione Bersani. Ci hanno fornito un’anagrafe parziale o a Catanzaro centro ha votato in favore di Bersani molta più gente di quanto ne risulta iscritta al partito? Ovunque si è votato senza cabina elettorale e senza alcuna garanzia di tutela della segretezza del voto (si è votato tutti insieme, in corridori e stanze o addirittura all’aperto, su schede consegnate anche a chi non ha dato prova di esser iscritto al partito e troppo spesso identificato solo per conoscenza personale). Ma è accaduto anche che uomini di partito e amministratori pubblici non si sono limitati a dare indicazioni su chi e come votare, ma taluni hanno compilato le schede anche al posto degli iscritti! Erano degli analfabeti o, come al solito, il controllo del voto nella nostra regione è appannaggio della mafia ma anche della politica, e anche di quella parte politica che sponsorizza una legge elettorale sulle primarie regionali?

Questo è il quadro che abbiamo registrato ovunque siamo riusciti ad essere presenti. Tenuto conto che tutti i congressi sono stati convocati nello stesso giorno e nella stessa ora: quelli tenuti nella città di Catanzaro, ad esempio, sono stati fissati, salvo uno, lo stesso giorno e allo stesso orario di quelli fissati nei tre circoli di Lamezia Terme. Insomma neanche superman avrebbe potuto essere presente, anche se avesse voluto! Il risultato congressuale, a questo punto, è talmente scontato che il congresso delle tessere poteva essere evitato! Sarebbe bastato chiedere ai capi bastone della politica del PD calabrese quante tessere aveva in tasca e procedere a tavolino alla divisione dei voti e dei relativi delegati, con risparmio di tempo, energia, faccia e democrazia.

In Calabria, vale la pena sottolinearlo, l’unico risultato in linea con il dato nazionale, almeno per quanto riguarda la Mozione Marino, è quello che è uscito dal congresso dei circoli di Lamezia Terme. In tutti gli altri posti il congresso è solo una prova di forza tra i due antagonisti di sempre, e lo sconto è duro e senza esclusioni di colpi, nel senso che come in guerra ogni metodo è lecito.

E’ una overdose gattopardesca dove chi ha parlato la lingua ingenua della politica non ha avuto e non avrà diritto di cittadinanza e dove nessun richiamo alla trasparenze e all’agibilità democratica troverà accoglimento, perché è impossibile governare un sistema partorito dolosamente per non essere governabile!!

I deputati e i senatori calabresi sanno che ciò che ho scritto è la verità e sarebbe il caso che anche loro, soprattutto nella loro funzione di PARLAMENTARI della REPUBBLICA, facessero un passo avanti per denunciare quanto io sto denunciando, chiedendo:

1) l’intervento immediato di osservatori nazionali per la regolarità dei congressi di circolo,

2) la verifica dei risultati del dato congressuale di Catanzaro centro

3) la verifica di un’anagrafe degli iscritti abnorme

e invitando Franceschini e Bersani a fare immediatamente i conti con questo partito calabrese che non consentirà né a l’uno né a l’altro, di vincere nessuna battaglia politica sulla base della loro semplice proposta, ma solo attraverso il ricorso ai muscoli e a metodi che non appartengono alla democrazia e alla legalità che tutti invochiamo nelle nostre mozioni.

Nocera Torinese, 20 settembre 2009

Avv. Fernanda Gigliotti – candidata alla segreteria regionale del PD per la Mozione Marino

E’ da paura….

Una chiara informazione sul nucleare

In questo bellissimo post vengono scritte tutte le informazioni di cui bisogna essere in possesso per capire che costruire centrali nucleari (di III generazione, le uniche costruibili ora) è soltanto un suicidio di tipo energetico ed economico e mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini.

La mozione Marino è contro il nucleare come fonte energetica. Il nucleare alza il costo della bolletta energetica (già lo fà, stiamo ancora pagando lo smaltimento delle vecchie tre centrali che avevamo) e non apporterà alcun tipo di beneficio.

Date un occhio quà per le differente posizioni sul nucleare delle tre mozioni.

Tantissimi soldi verranno spesi e qualcuno diventerà ricco, ma il paese perderà se verrà intraprese la strada del nucleare.

L’Aquila Truman show per l’italica Nazione

E’ tempo che questa farsa si fermi.
Il Cartello qui sotto è stato rifatto.

Da così:

A Così:

In pratica le case costruite e consegnate ad Onna non sono state fatte dal governo Berlusconi, bensì dalla Croce Rossa Italiana insieme alla provincia di Trento. Il Cartello è stato cambiato (linea grigia in testa al cartello) come fosse un pezzo di scenografia.

Berlusconi arriva come fosse un attore su di un set, agendo come dispensatore di case per i terremotati aquilani, quando questo:

  • non è niente di eccezionale, ma è soltanto una parte del suo lavoro che deve compiere come presidente del Consiglio dei Ministri.
  • le case non le ha costruite il governo, bensì la Croce Rossa Italiana con la provincia di Trento.

Uno sguardo da dentro:

Testimonianza Onna

L’arrivo del presidente era previsto ad Onna per le 15,30. Alle 14 ero già lì. Decisa ad entrare fra e con i cittadini. Cittadini pochissimi, spiegamento enorme di forze dell’ordine e protezione civile e croce rossa e dame di carità e misericordia e tantissimi giornalisti. Entro senza problema. Mi accolgono le macerie di Onna che vedo, dal vivo, per la prima volta. Una curva, si apre davanti a me lo scenario delle casette mobili. Villaggetto colorato, fiori alle finestre. Il prato solo davanti ad una casa, quella che servirà per il set. Le altre hanno terra battuta coperta di paglia.

Mi avvicino, apro una porta e varco l’uscio. Vedo un’abitazione che mi fa pensare ad una roulotte, ma decorosa e vivibilissima. Mi guardo intorno in cerca di cittadini. Nulla. I comitati avevano preparato degli striscioni e stavano arrivando alle 14,30, come da appuntamento. Decido di tornare all’ingresso del paese, dove si era stabilito di incontrarci. Appena arrivano i ragazzi del 3e32, la polizia si fa avanti. L’ordine è quello di non farli passare. E li bloccano. Io sono dall’altra parte. Dentro.

Auto blu, sirene. Arriva Bruno Vespa. A seguire il presidente. Qualche cittadino arriva alla spicciolata. Mai avevo visto Berlusconi dal vivo. Fa impressione: una statua di madame Tussauds è molto più espressiva e mobile. Suda. Entra nell’unica casina col prato davanti. Mi rendo conto di essere invisibile. Ma voglio parlargli. Aggiro la casetta per raggiungere un’altra entrata. Improvvisamente un gruppo di signore, mai viste alle riunioni dei comitati, srotola uno lenzuolo, debitamente conservato in borsa. A seguire un altro. Recitano quello che vedete nelle foto. Il presidente esce dalla casina ed urlo con tutta la voce che ho, lui è lì a due passi, “presidente, venga a parlare con i cittadini”, “presidente venga a sentire le nostre istanze”. Subito un nugolo di poliziotti mi oscura, ma ora urlano anche le altre, “presidente, esistiamo anche noi, non solo i cittadini di Onna, questo non è un teatro, 5.000 sfollati chiedono di rimanere sulla propria terra”. Lui suda e si allontana verso l’asilo.

Qui iniziano i discorsi di rito. Ma intanto la stampa si è accorta di noi. E ci intervista. Sento degli applausi, voglio vedere chi applaude, se è Aquilano. Cerco mani che battono e non le trovo. Ma gli applausi ci sono, escono da un altoparlante. Come in una sit com. Dopo il nauseante discorso del vescovo Molinari, che d’amblé riconcilia i vescovi con il malcostume presidenziale, esaltando l’uomo del fare,il nostro decide, vista la protesta, di abbreviare la cerimonia e, sotto i fischi, si allontana.

Nel frattempo, sono riusciti ad entrare, attraversando i campi, anche i comitati, con un altro striscione. La festa è finita. Noto che l’ottanta per cento dei presenti era gente di fuori, in divisa. Ma noi, stavolta, ci siamo fatti sentire. Incredibile, ci sono riuscite le donne delle nostre frazioni. Le massaie, mamme di famiglia. Qualcosa si sta muovendo. Non so cosa si riuscirà a vedere in televisione della nostra protesta. Probabilmente poco o nulla. Ma c’è stata. Ora tutti a Roma, per la manifestazione di sabato. Per la libertà di espressione. E per reclamare il diritto di vivere in un Paese democratico.

La realtà è completamente differente da come Vespa la presenta. Da come l’informazione suddita di Berlusconi la recita. Gli italiani si sveglieranno. Spero presto. Per questo che serve un cambio di marcia. Per questo che serve un PD utile.

Vai Marino Vai.