There are two open positions for PostDocs in the Computational Neurobiology (Nicolas Le Novère group) @EBI right now.
Check them out if you are interested.
An Eye to the World, an Eye to the Net
There are two open positions for PostDocs in the Computational Neurobiology (Nicolas Le Novère group) @EBI right now.
Check them out if you are interested.
La realtà italiana per la ricerca.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=iJuZPvaYMew]
Capisci perchè la gente parte e non torna?
I’ve just upgraded to Lucid Lynx. Pretty slick!
The upgrade worked out quite well and I was really surprised. My system usually runs a lot of beta/alpha softwares. One way to avoid any problem is to do a clean install. If you have all your data in your home and you have partitioned in a convenient way you can do it in a light heart way.
Unless you had to install tons of scientific softwares in /usr/local for some kind of reason.
It took me one day to get everything up to date, from to add the new slick indicator applet to the panel, to check out the new stuff. (I gave a go to GNOME shell, but didn’t really get into it too much yet!)
If you just installed Lynx and don’t know what to do, check out this post.
It’s always a good idea to have at least two partitions, one for your O.S. and one for your data. There are a lot of programs which you can use to part your harddrive (e.g.: [ gparted | qparted ]).
I’m pretty happy with my current schema, which I developed long time ago, when my harddrive was only 40 Gb. I wrote about this in this old post, which I’m translating from Italian to English.
This is a schema for an old laptop of 40 Gb, but you can extend the concept.
Harddisk: 40 Gb
/ 10 Gb (root, where you will install the operative system)
swap 1Gb (should be the same amount of RAM you’ve got if you want to suspend)
/home 29 Gb
The main idea is to create a 10Gb for your O.S., the swap for the RAM and then everything left should go as space for the home.
This is pretty good way to part your disk because:
So far it works for me.
With my new (3 years old…) laptop I have this figures:
18.4 Gb for the root (/)
4 Gb for the swap
87.7 Gb for the /home
A Bra la (il?) kitegen sta per aprire il secondo cantiere. E’ molto probabile che il primo sito operativo dovrebbe essere a Bra, visto che l’altro sito è momentaneamente fermo. (Sembra)
Notizia letta sul quotidiano locale di Bra, nessun link online.
From the 26th of April is possible to preorder the Nexus One from Vodaphone U.K.
The funny part is they are asking 35£ per month with only 1Gb of data on a 24 months contract.
This is hilarious.
O2 is selling the iphone at 15£ per month, with unlimited amount of Data for a contract of 12 months.
Or you can have for 15£ per month as a tariff for a smart phone.
What exactly are they thinking in vodaphone?
I’m thinking to get a google phone just from google page and run it on O2 network…
It seems github will be supporting project accounts soon:
This would be very cool. Right now Neuronvisio is hosted under my account name, something not personal, but project centric make a lot of sense. Especially when you have more than one developer.
On top of this there is this amazing plugin for mercurial, which will make git user very easy if they want to collaborate with those.
Maybe Sumatra is going in this direction, maybe not. Back on this soon.
Qui c’è l’intera lettera di un cittadino di Adro che ha deciso di rilevare il debito di quelle famiglie che non possono pagare la mensa.
Io non ci sto
Sono figlio di un mezzadro che non aveva soldi ma un infinito patrimonio di dignità. Ho vissuto i miei primi anni di vita in una cascina come quella del film “L’albero degli zoccoli”. Ho studiato molto e oggi ho ancora intatto tutto il patrimonio di dignità e inoltre ho guadagnato i soldi per vivere bene. E’ per questi motivi che ho deciso di rilevare il debito dei genitori di Adro che non pagano la mensa scolastica.
A scanso di equivoci, premetto che:
– Non sono “comunista”. Alle ultime elezioni ho votato per FORMIGONI. Ciò non mi impedisce di avere amici dì tutte le idee politiche. Gli chiedo sempre e solo la condivisione dei valori fondamentali e al primo posto il rispetto della persona.
– So perfettamente che fra le 40 famiglie alcune sono di furbetti che ne approfittano, ma di furbi ne conosco molti. Alcuni sono milionari e vogliono anche fare la morale agli altri. In questo caso, nel dubbio sto con i primi. Agli extracomunitari chiedo il rispetto dei nostri costumi e delle nostre leggi, ma lo chiedo con fermezza ed educazione cercando di essere il primo a rispettarle. E tirare in ballo i bambini non è compreso nell’educazione.Ho sempre la preoccupazione di essere come quei signori che seduti in un bel ristorante se la prendono con gli extracomunitari. Peccato che la loro Mercedes sia appena stata lavata da un albanese e il cibo cucinato da un egiziano. Dimenticavo, la mamma è a casa assistita da una signora dell’Ucraina.
Vedo attorno a me una preoccupante e crescente intolleranza verso chi ha di meno. Purtroppo ho l’insana abitudine di leggere e so bene che i campi di concentramento nazisti non sono nati dal nulla, prima ci sono stati anni di piccoli passi verso il baratro. In fondo in fondo chiedere di mettere una stella gialla sul braccio agli ebrei non era poi una cosa che faceva male.
I miei compaesani si sono dimenticati in poco tempo da dove vengono. Mi vergogno che proprio il mio paese sia paladino di questo spostare l’asticella dell’intolleranza di un passo all’anno, prima con la taglia, poi con il rifiuto del sostegno regionale, poi con la mensa dei bambini, ma potrei portare molti altri casi.
Quando facevo le elementari alcuni miei compagni avevano il sostegno del patronato. Noi eravamo poveri, ma non ci siamo mai indignati. Ma dove sono i miei compaesani, ma come è possibile che non capiscano quello che sta avvenendo?
Che non mi vengano a portare considerazioni “miserevoli”. Anche il padrone del film di cui sopra aveva ragione. La pianta che il contadino aveva tagliato era la sua. Mica poteva metterla sempre lui la pianta per gli zoccoli. (E se non conoscono il film che se lo guardino..)Ma dove sono i miei sacerdoti. Sono forse disponibili a barattare la difesa del crocifisso con qualche etto di razzismo. Se esponiamo un bel rosario grande nella nostra casa, poi possiamo fare quello che vogliamo?
Vorrei sentire i miei preti “urlare”, scuotere l’animo della gente, dirci bene quali sono i valori, perché altrimenti penso che sono anche loro dentro il “commercio”.Ma dov’è il segretario del partito per cui ho votato e che si vuole chiamare “partito dell’amore”. Ma dove sono i leader di quella Lega che vuole candidarsi a guidare l’Italia.
So per certo che non sono tutti ottusi ma che non si nascondano dietro un dito, non facciano come coloro che negli anni 70 chiamavano i brigatisti “compagni che sbagliano”.Ma dove sono i consiglieri e gli assessori di Adro? Se credono davvero nel federalismo, che ci diano le dichiarazioni dei redditi loro e delle loro famiglie negli ultimi 10 anni. Tanto per farci capire come pagano le loro belle cose e case.
Non vorrei mai essere io a pagare anche per loro. Non vorrei che il loro reddito (o tenore di vita) Venga dalle tasse del papa di uno di questi bambini che lavora in fonderia per 1200 euro mese (regolari).Ma dove sono i miei compaesani che non si domandano dove, come e quanti soldi spende l’amministrazione per non trovare i soldi per la mensa. Ma da dove vengono tutti i soldi che si muovono, e dove vanno?
Ma quanto rendono (o quanto dovrebbero o potrebbero rendere) gli oneri dei 30.000 metri cubi del laghetto Sala. E i 50.000 metri della nuova area verde sopra il Santuario chi li paga? E se poi domani ci costruissero? E se il Santuario fosse tutto circondato da edifici? Va sempre bene tutto?
Ma non hanno il dubbio che qualcuno voglia distrarre la loro attenzione per fini diversi. Non hanno il dubbio di essere usati? E’ già successo nella storia e anche in quella del nostro paese.Il sonno della ragione genera mostri.
Io sono per la legalità. Per tutti e per sempre. Per me quelli che non pagano sono tutti uguali, quando non pagano un pasto, ma anche quando chiudono le aziende senza pagare i fornitori o i dipendenti o le banche. Anche quando girano con i macchinoni e non pagano tutte le tasse, perché anche in quel caso qualcuno paga per loro.
Sono come i genitori di quei bambini. Ma che almeno non pretendano di farci la morale e di insegnare la legalità perché tutti questi begli insegnamenti li stanno dando anche ai loro figli.E chi semina vento, raccoglie tempesta!
I 40 bambini che hanno ricevuto la lettera di sospensione servizio mensa, fra 20/30 anni vivranno nel nostro paese. L’età gioca a loro favore. Saranno quelli che ci verranno a cambiare il pannolone alla casa di riposo. Ma quei giorno siamo sicuri che si saranno dimenticati di oggi?
E se non ce lo volessero più cambiare? Non ditemi che verranno i nostri figli perché il senso di solidarietà glielo stiamo insegnando noi adesso. E’ anche per questo che non ci sto.Voglio urlare che io non ci sto. Ma per non urlare e basta ho deciso di fare un gesto che vorrà dire poco, ma vuole tentare di svegliare la coscienza dei miei compaesani.
Ho versato quanto necessario a garantire il diritto all’uso della mensa per tutti i bambini, in modo da non creare rischi di dissesto finanziario per l’amministrazione, in tal modo mi impegno a garantire tutta la copertura necessaria per l’anno scolastico 2009/2010.
Quando i genitori potranno pagare, i soldi verranno versati in modo normale, se non potranno o vorranno pagare il costo della mensa residuo resterà a mio totale carico. Ogni valutazione dei vari casi che dovessero crearsi è nella piena discrezione della responsabile del servizio mensa.Sono certo che almeno uno di quei bambini diventerà docente universitario o medico o imprenditore o infermiere e il suo solo rispetto varra la spesa.
Ne sono certo perché questi studieranno mentre i nostri figli faranno le notti in discoteca o a bearsi con i valori del “grande fratello”.Il mio gesto è simbolico perché non posso pagare per tutti o per sempre e comunque so benissimo che non risolvo certo i problemi di quelle famiglie.
Mi basta sapere che per i miei amministratori, per i miei compaesani e molto di più per quei bambini sia chiaro che io non ci sto e non sono solo.Molto più dei soldi mi costerà il lavorio di diffamazione che come per altri casi verrà attivato da chi sa di avere la coda di paglia. Mi consola il fatto che catturerà soltanto quelle persone che mi onoreranno del loro disprezzo.
Posso sopportarlo. L’idea che fra 30 anni non mi cambino il pannolone invece mi atterrisce.Ci sono cose che non si possono comprare. La famosa carta di credito c’è, ma solo per tutto il resto.
Un cittadino di Adro
Pragmatismo all’opera. Mi ricorda tantissimo quello scritto qui. Questo entra nella concenzione in cui le cose si fanno. Poi se ne parla.
E’ l’idea della patch per un software. Trovi un bug? Apri il bug report, ma se hai le capacità e la possibilità invi anche la patch. Muoversi a livello personale, per risolvere le cose a livello comunitario.