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La forza di un popolo è la memoria/1

La forza di un popolo è la memoria, quindi per non dimenticare linkeró i vari spezzoni dell’intervista che Luttazzi ha fatto a Travaglio durante Satirycon.

Cosí che l’ha perso se lo riguarda
[youtube http://it.youtube.com/watch?v=4N6sjk-HiAQ ]

La veritá non è mai anacronistica.

SincUThink — Interview with the developer

SyncUThink unofficial logo

So SyncUThink is a tool to synchronize all the papers that you have on CiteUlike with the one that you have on your computer.

The developer is one of my friend and I manage to get an interview for this blog. So enjoy.

Mattions: Hi Greg, Why you don’t introduce yourself to our readers?
Greg: Hi, my name is Greg Jordan, and I’m a new Ph.D. student at the European Bioinformatics Institute in Hinxton, Cambridge. I’ll be working in the area of biological sequence analysis, though I’ve just started, so who knows where I’ll end up.

Mattions: So, why did you start to write SyncUThink?
Greg: I’ve always been a bit frustrated by the process of finding, organizing, and exporting citations when writing papers while at University. So when a friend recently showed me CiteULike, I sure liked!

But I also like to save paper and read things on my computer. So, this tool simply automates what I got tired of doing: finding PDFs for articles stored in my CiteULike library. I’m also a bit of a nut for user interfaces, so I used this program as a test to see how quickly I could “whip something together” as a Java applet.

Mattions: That’s pretty clever and useful to keep everything on sync. So how long did it take to get out the v 0.1?
Greg: I started on Monday afternoon, and by Wednesday I had something working fairly well.

Mattions: Wow, that’s really fast :). Do you want to develop it further?
Greg: Not really. I created the program because I wanted something to automate a very specific and simple task that found myself doing lots of recently (finding and downloading PDFs for reading journal articles), and if I spend too much time trying to satisfy everybody’s very last suggestion or wish for the program, it will nullify the time I tried to save by writing the thing in the first place!

However, I would love to see someone take the original code and develop it further, perhaps making it compatible with a more open reference manager platform such as Connotea.

Mattions: Do you choose any type of license or are you not interested on it?
Greg: Yes, I’m licensing it under the GNU GPLv2.

Mattions: Is the code available or do you think to make it available some day?
Greg: I find Google Code really easy to work with, so it’s available at http://syncuthink.googlecode.com/ .

Mattions: Ok, Greg thanks for the interview and for your time.
Greg: No problem, thanks for the chance to chat about the program. Hopefully some people will find it useful!

Tastiera su GNOME, come vincere con gli accenti

Update: If you use also Qt applications take a look to this other solution

Oggi ho scoperto un post che mi ha risolto un annoso problema: come inserisco gli accenti in maniera veloce pur non avendo una tastiera italiana, bensì inglese?

Sfruttando l’abilità compose delle GTK. In pratica, tra le varie opzioni possibili nella dialogo di gnome ce ne è una chiamata compose.

compose example

In pratica si puó utilizzare una combinazione di tasti (io ho scelto il Win destro) ed ottenere l’accento, i.e.: a + ` (tenendo premuto il tasto selezionato) –> à.

Molto più comodo e veloce dell’inserire ogni accento attraverso la mappa dei caratteri 🙂

Agenda Setting — L’idea c’è

A quanto si legge da Luca De Biase è chiaro che sta emergendo, e con forza, la rivendicazione della potenza del medium orizzontale costituito dai vai blog sparsi in rete.

La cosa differente rispetto alla classica dicotomia tra i blog sono importanti, i blog non servono a niente è che questa volta la cosa viene messa sotto al corretta luce.

La corretta luce è la consapevolezza che qualcosa un blog conta, è un metodo di espressione che permette di lanciare un messaggio nella rete, non è un urlo nel silenzio, bensì è un chiaro messaggio che può essere ripreso dalla rete stessa, metabolizzato, arricchito o ridimensionato.

Il passo successivo è se sia possibile fare il passo successivo, ovvero se dalla rete si riesca ad uscire ad una dimensione “reale”, cioè se l’informazione che si trova espressa in rete venga in qualche modo tradotta in maniera da essere recepibile dalla politica.

L’idea dell’agenda è secondo me questa. Diventare il trasformatore, il convertitore che riesca ad interfacciare il mondo di internet e la blogosfera con la politica ed i vari palazzi dove sono presenti le varie leve.

Questa forza c’è, l’interfaccia e la possibilità e come costruirla non è ancora chiaro. Ci sono diverse ipotesi al riguardo e varie proposte. Dovremmo testarle tutte. Volete partecipare?

Mancava il plularismo

E’ fenomenale che quando viene fatta un’informazione che parla di fatti non e non di fumo, quando vengano portati alla luce delle realta’ scomode, l’AGCOM sia sempre pronta ad intervenire e richiamare .

La cosa sinceramente e’ un po’ strana. Invece per l’occupazione ABUSIVA di rete 4 delle frequenze di Europa 7 solo qualche parola, senza troppa enfasi.

E ci sono sentenze che dicono che rete 4 e’ abusiva. Rete 4 sta rubando delle frequenze. Ci sara’ un colpevole da qualche parte no?

Reinventing the wheel — l’autostop 2.0

Il problema dello spostamento da un punto di una citta’ ad un altro e’ sempre risolto attraverso una serie di opzioni:

  1. Utilizzo di un mezzo pubblico
  2. Utilizzo di un mezzo privato
    1. Un’automobile
    2. Una bici
    3. Una motocicletta
    4. A piedi

Ora dal punto di vista ambientale l’opzione mezzo pubblico, bici, camminata sono accettabili, ma talvolta non possono essere considerate per l’entita dello spostamento (bici, camminata), per il tipo di percorso (mezzo pubblico), per il tempo necessario a percorrere il percorso (tutti e tre, considerando anche il tempo di attesa per il bus).

Quindi quale potrebbe essere la soluzione?

Una delle possibile soluzioni potrebbe essere massimizzare il numero di persone all’interno di un’autovettura.

Poniamo il caso che un possibile utente si colleghi ad un sito dove viene mostrata una mappa dinamica: s’imposta partenza ed arrivo e vengono visualizzate tutte le varie auto in movimento con le rispettive destinazioni, che passano dai due punti selezionati, con il tempo stimato di attesa e presente locazione.

A questo punto l’utente autostoppista chiede al guidatore se è disposto a dargli un passaggio fino al punto dove deve scendere. Attenzione, non funziona come un taxi, il guidatore sta gia’ andando in quella direzione e passera’ comunque per quel punto. Quindi invece che andare da solo, si fa’ un po’ di strada insieme.

Ora vedo due possibili problemi:

  1. La creazione di una rete che dia la possibilita’ di decidere chi prendere e chi non caricare a bordo. Servirebbe un sistema di valutazione fatto dalla community, come il rating dei venditori su ebay.
  2. Privacy. In questo modo verrebbero rese pubbliche posizioni e percorsi di persone e non conosco le possibili ripercussioni.

Pero’ in un modo interconnesso, con Wi-Fi disponibile ovunque potrebbe essere una possibile soluzione.

Hai finito l’energia? Facciamo corrente

Leggo su ecogeek che in Israele hanno trovato l’uovo di colombo per quanto riguarda il problema della lunga attesa per la ricarica della batteria.

L’idea e’ molto semplice, quando la batteria e’ finita, si va’ alla stazione di servizio e si cambia la vecchia batteria esaurita, con un’altra piena.

Ricorda il cambio dei cavalli alle stazioni di posta. Potrebbere essere una soluzione

Murphy rules…

Non che freghi a nessuno… ma oggi ho scoperto che:

1. Uscita VGA del mio laptop rotta e non posso utilizzare il monitor esterno

2. Ricaricato 20 £ su un vecchio numero inglese, ma la ricarica non risulta

3. Pokerata con amici, persi 5 pounds..

Murphy 3

Michele 0

E’ tempo che chiudo questo infausto giorno…

E adesso che si fa’?

Come dicevo qui cosa vota un italiano onesto di destra o di sinistra alle prossime elezioni? Siccome ho una certa propensione a credere ai fatti che alle idee/simbolini/nomi penso che questa idea epsosta su mentecritica sia molto ben calibrata:

votare quel partito che si presenta con questi punti.

  1. Modificare la legge elettorale nel senso che sia possibile indicare la preferenza individuale e ci sia uno sbarramento percentuale in modo che partiti con dimensione ed organizzazione da cosca mafiosa non abbiano accesso al parlamento.
  2. Intervenire in maniera radicale in modo che il lavoro temporaneo sia retribuito almeno tre volte più del lavoro a tempo indeterminato a parità di ruolo e prestazione.
  3. Redigere una legislazione organica che regoli la procreazione medicalmente assistita, il divorzio ed le unioni tra persone dello stesso sesso con criteri laici, lasciando libere di regolarsi secondo la propria coscienza le persone di etica cattolica .
  4. Dare in outsourcing la lotta all’evasione fiscale reclamando allo stato una percentuale dei recuperi.

Io vorrei aggiungere due punti a quelli proposti da mentecritica e quindi:

5. Creare un piano energetico serio, puntando sia su una ridifinizione delle tecnologie di base, quali il solare, l’eolico ed il geotermico e l’ecosostenibilita’ dei nuovi edifici. GLi edifici devono essere sostenibili nello stesso momento in cui vengono costruiti. Obbligare la raccolta differenziata porta a porta su base nazionale.

6. Investire nella ricerca scientifica, creare le opzioni per un’immigrazione massiccia di studiosi e scienziati con conseguente creazione di un network di eccellenze a livello mondiale.

Come detto, se questo non verra’ proposto da nessuno, quel giorno si va tutti a pranzo.

Tutti giù

Prodi è caduto…. adesso voglio vedere che cosa si inventano in questo vuoto di potere… Se faranno una legge elettorale decente o no.

In sincerità non credo che venga nemmeno presa in considerazione l’ipotesi…