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Congresso PD Londra – live blogging

Partiti.

Presentazioni Mozione Bersani:

Bersani ha capacità, ha dimostrato di essere capace quando era ministro. Bersani può guidare l’Italia ed il PD

Presentazione Mozioni Franceschini:

Partito aperto, come i democratici di Obama, capace di parlare a tutti gli strati della popolazione. Regole, Merito, Fiducia…
Franceschini ha dato dei messaggi di rottura (tipo ha portato la bandiera dell’Italia alla sorgente del Pò….)

Il presidente non si ricorda della mozione Marino!!! (buhh corale di tutta la sala.. saremo una trentina o quarantina)

Presentazione Mozione Marino

Marino terza opzione, ritornare ad essere orgogliosa del nostro Paese. Poca credibilità del centro dirigente, sempre la stessa gente…

Cambio di passo, ma non improvvisazione. Civati ha fatto la gavetta (bersaniana!! battuttona) del termine. Pippo non te la prendere 🙂
Si e no molto chiari.

Si all’accesso alle professioni, no agli ordini chiusi
No al nucleare, si alle rinnovabili.
Patto fiscale, un fisco che funziona ma non strangola le piccole industrie.
Lotta alla Mafia (unica mozione che lo cita)

Discussione

Ho fatto l’intervento:
Intervento 1 (il mio): Un bambino piangeva tantissimo!!!!! Marino perchè serve una linea chiara.
Intervento 2: vota Bersani è il candidato nuovo
Intervento 3: Bersani è la soluzione. Sottoscrivo la mozione Marino ma voto Bersani…
Intervento 4: Come valutare le mozioni: Visione e Forma del Partito. Bersani perchè è solido.
Intervanto 5: Si è iscritto perchè si è presentato Marino. E’ il miglior candidato per la presidenza del consiglio.
Intervento 6: Ho letto le mozioni e preferisco Marino. Voglio la visione, un paese senza le mafie, espresse nella mozione di Marino. No compromessi. Votate la mozione che preferite.
Intervento 7: Vota Bersani, dopo aver letto le mozioni. Aspetto particolare, qual’è il tipo di partito. Perchè contrapporre le primarie contro la scelta degli iscritti?
Intervento 8: Tutti e tre i candidati sono abbastanza buoni. No moderatismo. Basta con il ma anche. La linea. Serve la linea. Si e No chiari. Partito coraggioso. Marino. Voto per Marino come strumento per obbligare il partito a scegliere
Intervento 9: Personalizzazione. Franceschini ha preso il partito quando non c’èra nessuno che si presentava. Marino è medico. Bersani è arrogante. Fassino è magro. Franceschini ha l’allegato Damiano (non sò cos’è, chiedete a google)

Intervento Bonus: Fassino rimane Magro. Non votate Bersani votate Franceschini.

Discussione
La discussione è viva. Chissà chi vincerà…

Scrutinio:
Questi risultati del PD Londra!
Bersani: 14
Marino: 14
Franceschini: 4

Bersani: 43.75 %
Marino: 43.75 %
Franceschini: 12.5 %

Chiudo tutto e vado a CB.

Meritocrazia dove sei

Agghiacciante la lettera di questo medico ricercatore chiamato a valutare dei progetti italiani per conto del MIUR che si legge oggi su Repubblica.

I fondi per i progetti scientifici vengono assegnati attravero il giudizio di una seria di revisori indipendenti che valutano la bontà scientifica del progetto e decidono quali, fra tutti quelli che hanno partecipato, può essere finanziato.

Il punto, come potete intuire, è la valutazione dei ricercatori/revisori. La valutazione deve esclusivamente decidere la qualità e la fattibilità del progetto, e l’attinenza dello stesso con lo scopo per il quale i fondi sono stati destinati.

Chi e da dove viene la richiesta è un dettaglio secondario che non cambia minimamente il giudizio sull’idea del progetto.

Purtroppo in Italia non è così, tanto che i revisori subiscono delle pressioni e vengono influenzati dalla scelta, come è possibile leggere nel pezzo di repubblica. Il ricercatore ha deciso di denunciare le pressioni subite. E’ chiaro che questo approccio mafioso fa male al sistema ricerca Italia e porta ad una produzione scientifica nettamente inferiore, sia per qualità dei progetti, sia per la voglia di ricercatori di concorrere in un sistema così malato.

La cosa inoltre che lascia esterefatti è che il MIUR non ha aperto nessuna inchiesta conoscitiva e che i nomi di chi ha esercitato queste pressioni non sono usciti. Questo è un altro atavico problema italiano. La responsabilità delle proprie azioni, che in inglese suona come accountability.

Questo sistema non funziona e deve essere cambiato. La cultura della Meritocrazia deve essere introdotta nel paese e si deve pretendere che le personi siano responsabili delle proprie azioni, in maniera puntuale e cristallina.

Uno degli strumenti che può essere utilizzato ora per raggiungere questo obiettivo è sostenere la mozione di Ignazio Marino, dove la Meritocrazia è il primo cardine del programma. Mozione che sosterrò anche al congresso del PD Londra che avverrà Lunedì prox. 🙂

Irregolarità in Calabria nella votazione del PD

Questa è la denuncia da parte di Fernanda Giglioti candidata in Calabria per Marino.
Per dire come funziona il PD e le varie correnti di interessi Franceschianiane e Bersaniane in Calabria.

Congenita inagibilità democratica dei congressi del PD.

In Calabria più che in Campania e in Sicilia, il congresso del PD è stato preceduto da un tesseramento anomalo, sospetto, ingiustificato, per numero e nomi di tesserati rapportato ai residenti nella regione e ai voti ottenuti alle ultime due tornate elettorali. Un tesseramento che ha visto Presidenti, Vicepresidenti, Assessori, Onorevoli, Senatori, Consiglieri, portaborse, rastrellare tessere e comprare pacchetti azionari di un partito che si trovava alla guida del governo regionale che in Europa è ancora Obiettivo1.

Al tesseramento dei “designati volontari” è seguito l’accomodamento di uomini e donne fidate, e titolari di pacchetti azionari, all’interno degli organi di governo e sottogoverno regionale, con il compito di controllare, gestire, sfamare e far crescere il “pascolo del consenso”. Altro che proposta politica alternativa a quella del centrodestra.

Poi si è arrivati a ridosso del congresso dei circoli con feste di piazza sponsorizzate, pagate e svolte sotto l’egida del simbolo del partito democratico nelle quali, fatta salva qualche nobile eccezione, non c’è stato nessun confronto congressuale. La mozione Bersani e quella Franceschini, l’una contro l’altra, si sono dilaniate, insultate, massacrate, spendendo il nome e i soldi di un partito democratico e, accecate da tanta congiura e assetate dal monopolio di visibilità, si sono rese complici di una conventio ad excludendum della Mozione Marino.

Oggi il congresso è in pieno svolgimento e ogni giorno registriamo la costante,

reiterata e fisiologica, quasi connaturata al partito democratico di questi uomini e donne,

violazione delle regole congressuali che è diretta a certificare soltanto la stabilità delle quote di sottoscrizione azionaria di bersaniani e franceschiniani.

E in linea con ciò è accaduto, per esempio, che in molti piccoli circoli (nella provincia di Catanzaro a Cenadi, Centrache, Cicala, Davoli e Olivati), hanno votato quasi sempre tutti gli iscritti e tutti si sono espressi a favore di Bersani! Nessuna traccia di vitalità democratica! Sarà anche possibile ma è più che legittimo il sospetto che si sia trattato solo della verifica della distinta degli iscritti e non di un vero congresso! Così com’è accaduto che Catanzaro Centro su un’anagrafe di 379 iscritti, così come fornitaci dalla Direzione regionale del Partito e aggiornata al 21 luglio 2009, hanno votato ben 682 persone di cui 474 alla Mozione Bersani. Ci hanno fornito un’anagrafe parziale o a Catanzaro centro ha votato in favore di Bersani molta più gente di quanto ne risulta iscritta al partito? Ovunque si è votato senza cabina elettorale e senza alcuna garanzia di tutela della segretezza del voto (si è votato tutti insieme, in corridori e stanze o addirittura all’aperto, su schede consegnate anche a chi non ha dato prova di esser iscritto al partito e troppo spesso identificato solo per conoscenza personale). Ma è accaduto anche che uomini di partito e amministratori pubblici non si sono limitati a dare indicazioni su chi e come votare, ma taluni hanno compilato le schede anche al posto degli iscritti! Erano degli analfabeti o, come al solito, il controllo del voto nella nostra regione è appannaggio della mafia ma anche della politica, e anche di quella parte politica che sponsorizza una legge elettorale sulle primarie regionali?

Questo è il quadro che abbiamo registrato ovunque siamo riusciti ad essere presenti. Tenuto conto che tutti i congressi sono stati convocati nello stesso giorno e nella stessa ora: quelli tenuti nella città di Catanzaro, ad esempio, sono stati fissati, salvo uno, lo stesso giorno e allo stesso orario di quelli fissati nei tre circoli di Lamezia Terme. Insomma neanche superman avrebbe potuto essere presente, anche se avesse voluto! Il risultato congressuale, a questo punto, è talmente scontato che il congresso delle tessere poteva essere evitato! Sarebbe bastato chiedere ai capi bastone della politica del PD calabrese quante tessere aveva in tasca e procedere a tavolino alla divisione dei voti e dei relativi delegati, con risparmio di tempo, energia, faccia e democrazia.

In Calabria, vale la pena sottolinearlo, l’unico risultato in linea con il dato nazionale, almeno per quanto riguarda la Mozione Marino, è quello che è uscito dal congresso dei circoli di Lamezia Terme. In tutti gli altri posti il congresso è solo una prova di forza tra i due antagonisti di sempre, e lo sconto è duro e senza esclusioni di colpi, nel senso che come in guerra ogni metodo è lecito.

E’ una overdose gattopardesca dove chi ha parlato la lingua ingenua della politica non ha avuto e non avrà diritto di cittadinanza e dove nessun richiamo alla trasparenze e all’agibilità democratica troverà accoglimento, perché è impossibile governare un sistema partorito dolosamente per non essere governabile!!

I deputati e i senatori calabresi sanno che ciò che ho scritto è la verità e sarebbe il caso che anche loro, soprattutto nella loro funzione di PARLAMENTARI della REPUBBLICA, facessero un passo avanti per denunciare quanto io sto denunciando, chiedendo:

1) l’intervento immediato di osservatori nazionali per la regolarità dei congressi di circolo,

2) la verifica dei risultati del dato congressuale di Catanzaro centro

3) la verifica di un’anagrafe degli iscritti abnorme

e invitando Franceschini e Bersani a fare immediatamente i conti con questo partito calabrese che non consentirà né a l’uno né a l’altro, di vincere nessuna battaglia politica sulla base della loro semplice proposta, ma solo attraverso il ricorso ai muscoli e a metodi che non appartengono alla democrazia e alla legalità che tutti invochiamo nelle nostre mozioni.

Nocera Torinese, 20 settembre 2009

Avv. Fernanda Gigliotti – candidata alla segreteria regionale del PD per la Mozione Marino

E’ da paura….

Un Pd utile.

Tre motivi per votare Marino:

Motivo 1: Serve un PD utile. Quindi serve un segretario intelligente, sveglio e capace. Intelligente perchè sono tempi burrascosi e bisogna essere capaci di ascoltare e capire in modo rapido. Sveglio perchè quando c’è l’occasione per tirare giù Berlusconi bisogna usarla. Non farci accordi. Capace perchè altrimenti tutto questo rimane nell’iperuranio platonico e niente diventa effettivo. Per dirla con una battuta (non mia), fatti non pugnette.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=5aWYkwV-pn0]

Motivo 2: Io non mi sento Italiano ma per fortuna purtroppo lo sono. In pratica come dice Gaber il nostro paese è una fantastica fucina di idee e di buone cose e di brutte cose. E’ ora di ribilanciare e fare emergere le buone idee e le buone iniziative che sono presenti e dargli forza.

Soltanto con una manovra complessiva e con politiche coerenti che abbracciano varie parti della società e che vengono eseguite tutte insieme c’è questa possibilità. Serve un cambio di paradgma, di velocità e di metodo.

Motivo 3: Io voglio contare uno, ma voglio contarLo. In fondo sono estremamente interessato al dibattito politico ed alle soluzioni che vengono proposte. Sono anche interessato all’essere parte attiva e proporne alcune di soluzioni.

Ora, se io propongo una soluzione che è buona (che non succede, ma metti la botta di culo), questa dovrebbe, con un sistema ben studiato, avere la capacità di fare il salto dalla dimensione locale, tipo quella di un circolo, a tutta la rete del partito fino alla segreteria; ad una segreteria recettiva.

Si può discutere della bontà della soluzione e migliorarla o si può cassarla, tuttavia uno dei risultati più importanti è stato raggiunto. Quello che a me premeveva è diventato motivo di discussione a livello politico. E’ quell’imporre l’agenda politica dal basso che manca e che darebbe la possibilità di connettere la segreteria con la base. E che il mio PD mi permette di fare (o quello che ho in testa io, sia chiaro.).

Per questo serve un PD nuovo e capace di fare questo salto e Marino è la risposta.

Tornare indietro con Bersani, come è chiaramente stigmatizzato da questo post di Pippo non è una opizione.

Inoltre questa voglia di accordi con Berlusconi! che Franceschini sembra proporre stamattina è realmente inquietante.

Infine l’unico candidato che ha chiesto un confronto per capire le differenze tra i candidati è stato Marino. E’ da sottolineare il fatto che gli altri due hanno risposto Picche e vogliono evitare il confronto.

Volete un Bersani od un Franceschini che si comportano in questo modo alla testa del PD? Volete un PD che rifugge i confronti e che non si comporta in maniera chiara? E, soprattutto, la domanda fondamentale credo che sia: Credete che un PD guidato da gente del genere possa essere utile al Paese, ai cittadini italiani ed infine a Voi?

Io credo di no, e se non le ritenete domande retoriche ed avete risposto si cercatevi un’altro partito e non votate per Franceschini o Bersani. Per favore, c’è tanto lavoro da fare ed i tempi stringono.

Se invece avete capito la situazione votate per Marino. E’ noto che anche io prendo cantonate quindi utilizzate il vostro giudizio critico.

Grazie per aver letto fin qui. 🙂

Differenze tra le mozioni dei candidati alla segreteria del PD

Alessia Bassi ha scritto la differenza tra i 3 candidati alla segreteria del PD.

La trovate su facebook!

Riporto la parte sull’ambiente e sul lavoro:

3. PD e mondo del Lavoro.

Franceschini: ABBATTERE LE STORICHE BARRICATE che vedono contrapposti lavoratori e imprenditori e renderli protagonisti di un unico progetto comune, secondo un principio di solidarietà reciproca.

Marino: LOTTA ALLA PRECARIETA’; superamento della concezione di “lavoratore dipendente” in favore della diffusione di una cultura “auto-imprenditoriale” = ogni persona spende la propria professionalità e il proprio talento in un MERCATO DEL LAVORO FLESSIBILE; RIFORMA PROFONDA DEL MERCATO ITALIANO in senso meritocratico e liberale, puntando tutto sulla FORMAZIONE PROFESSIONALE del singolo individuo, premiato per il TALENTO E NON per una RACCOMANDAZIONE; riforma degli ammortizzatori sociali -> REDDITO e quindi potere d’acquisto A CHI SI RITROVA MOMENTANEAMENTE SENZA LAVORO.
FLESSIBILITA’, quindi, ma NON PRECARIETA’.

Bersani: ABBATTERE LE STORICHE BARRICATE che vedono contrapposti lavoratori e imprenditori e renderli protagonisti di un unico progetto comune, secondo un principio di solidarietà reciproca.

Conclusioni: I progetti di Franceschini e Bersani sono identici: i lavoratori e gli imprenditori devono collaborare a un progetto comune, superando le storiche differenze fra loro.
Marino amplia il programma: vuole una riforma del mondo del lavoro, che deve diventare flessibile, rispettoso di chi vi entra e anche di chi vi esce. Reddito a chi resta senza lavoro. Selezioni e premi basati sul talento e non sulle raccomandazioni. Formazione professionale continua.

7. Lavoro e Welfare.

Franceschini: Sviluppare istituti di WELFARE non solo statali ma territoriali e sociali; PARITA’ TRA I GENERI garantita da una selezione basata SUL TALENTO; QUOTE ROSA; SOSTEGNO DELL’OCCUPAZIONE FEMMINILE; RIFORMA PENSIONI -> all’interno di una fascia di età comune per uomini e donne, ognuno sceglie il proprio pensionamento in base alle proprie condizioni di lavoro e familiari; DISINCENTIVI AL PRECARIATO.

Marino: RIFORMA SOCIETA’ -> non più basata su raccomandazioni, ma sul MERITO; PARITA’ TRA I GENERI garantita da una selezione basata sul TALENTO; RIFORMA DEL LAVORO -> dal precariato si passa al lavoro FLESSIBILE, che permette l’impiego della professionalità di ciascuno e un arricchimento personale; SALARIO MINIMO per chi perde il lavoro; CONTRATTO UNICO A TEMPO INDETERMINATO CON SALARIO MINIMO GARANTITO; FORMAZIONE CONTINUA; CONGEDO PARENTALE OBBLIGATORIO ANCHE PER I PADRI.

Bersani: SOSTEGNO ALL’IMPIEGO FEMMINILE; innalzare la qualità dei SERVIZI; REDDITO MINIMO di inserimento; SALARIO MINIMO per chi perde o non trova lavoro; INNALZAMENTO FLESSIBILE E VOLONTARIO DELL’ETA’ PENSIONISTICA.

Conclusioni: su questo punto, i tre candidati parlano in modo molto simile. Franceschini parla degli istituti del Welfare, Marino propone riforme del mondo del lavoro e della società e Bersani, come gli altri due, punta anche sul sostegno all’impiego femminile e nell’inserimento dei giovani.
Non ci sono, fra i tre, sostanziali differenze.

8. Ambiente ed energia.

Franceschini: TECNOLOGIA, ADATTABILITA’ DEL SISTEMA PRODUTTIVO; investire sull’AMBIENTE per tutelare l’economia italiana.

Marino: ECOLOGISMO; ENERGIE RINNOVABILI; NO AL NUCLEARE; RIUSO-RICICLO-DISTRUZIONE; SOSTEGNO COSTANTE al MEZZOGIORNO con ogni mezzo; RIFIUTI ZERO; INCENTIVI per la RIDUZIONE dell’EMISSIONE di AGENTI INQUINANTI; CARBON TAX; NUOVE TECNOLOGIE: eolico d’alta quota, solare a concentrazione, produzione energia dagli scarti dell’agricoltura, energia geotermica di terza generazione; TRATTAMENTO RIFIUTI per ridurre all’osso la parte da incenerire -> avvicinamento all’obiettivo dei “rifiuti zero”; RIDUZIONE IVA sui PRODOTTI ECOLOGICI; TASSARE LE AUTO MAGGIORMENTE INQUINANTI; INCENTIVI locali perché le compagnie edilizie si concentrino sulla RISTRUTTURAZIONE e sull’ADEGUAMENTO ENERGETICO-AMBIENTALE degli edifici già esistenti; PIANO SCUOLA NAZIONALE per promuovere la cultura dell’eco-sostenibilità; APPALTI VERDI in tutte le forniture della PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.

Bersani: TECNOLOGIA, GREEN ECONOMY; FONTI RINNOVABILI e programma di crescita per il MEZZOGIORNO; difesa e rispetto per l’AMBIENTE come rispetto verso la nostra stessa casa.

Conclusioni: tutti e tre i candidati propongono programmi su basi ambientaliste; in particolare, i programmi di Franceschini e Bersani risultano molto simili fra loro.
Marino conferma ciò che contengono le mozioni dei suoi due colleghi ed offre alternative e proposte: no al nucleare, energie rinnovabili e nuove tecnologie, riforma dello stoccaggio dei rifiuti, incentivi al riciclaggio, incentivi/disincentivi per chi utilizza o non utilizza i prodotti ecologici, adeguamento energetico-ambientale degli edifici, promozione dell’eco-sostenibilità fin dalla prima infanzia, progetti verdi per le città.

9. Nucleare.

Franceschini: NO AL NUCLEARE DEL PASSATO, troppo costoso e pericoloso.

Marino: NO AL NUCLEARE IN OGNI FORMA, scorie radioattive non gestibili e dannosissime; FINANZIARE LA RICERCA per un PIANO ENERGETICO NAZIONALE che punti sulle ENERGIE RINNOVABILI; INCENTIVI/DISINCENTIVI FISCALI per quanto riguarda i processi produttivi.

Bersani: non ne parla.

Conclusioni: Bersani non tocca neppure l’argomento, mentre Franceschini e Marino si pronunciano in sfavore del nucleare. Da una parte, Franceschini si dice contrario al nucleare del passato perché troppo dannoso e costoso, mentre Marino propone alternative e si dice contrario a qualsiasi forma di energia nucleare: citando Carlo Rubbia, premio Nobel per la Fisica, l’uomo non è in grado di gestire lo stoccaggio delle scorie radioattive, che restano dannosissime per milioni di anni.

Capite perchè sostengo Marino a spada tratta? 🙂

Update: Confronto tra le mozione in tabella dallo staff di Marino.