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E adesso che si fa’?

Come dicevo qui cosa vota un italiano onesto di destra o di sinistra alle prossime elezioni? Siccome ho una certa propensione a credere ai fatti che alle idee/simbolini/nomi penso che questa idea epsosta su mentecritica sia molto ben calibrata:

votare quel partito che si presenta con questi punti.

  1. Modificare la legge elettorale nel senso che sia possibile indicare la preferenza individuale e ci sia uno sbarramento percentuale in modo che partiti con dimensione ed organizzazione da cosca mafiosa non abbiano accesso al parlamento.
  2. Intervenire in maniera radicale in modo che il lavoro temporaneo sia retribuito almeno tre volte più del lavoro a tempo indeterminato a parità di ruolo e prestazione.
  3. Redigere una legislazione organica che regoli la procreazione medicalmente assistita, il divorzio ed le unioni tra persone dello stesso sesso con criteri laici, lasciando libere di regolarsi secondo la propria coscienza le persone di etica cattolica .
  4. Dare in outsourcing la lotta all’evasione fiscale reclamando allo stato una percentuale dei recuperi.

Io vorrei aggiungere due punti a quelli proposti da mentecritica e quindi:

5. Creare un piano energetico serio, puntando sia su una ridifinizione delle tecnologie di base, quali il solare, l’eolico ed il geotermico e l’ecosostenibilita’ dei nuovi edifici. GLi edifici devono essere sostenibili nello stesso momento in cui vengono costruiti. Obbligare la raccolta differenziata porta a porta su base nazionale.

6. Investire nella ricerca scientifica, creare le opzioni per un’immigrazione massiccia di studiosi e scienziati con conseguente creazione di un network di eccellenze a livello mondiale.

Come detto, se questo non verra’ proposto da nessuno, quel giorno si va tutti a pranzo.

“Dry Lab” Notebook, un’idea veloce

Leggendo qui mi è venuta un’idea.

La domanda è: qual’è il miglior metodo per salvare i propri progressi sul lavoro di ricerca che si sta compiendo su base giornaliera.

Analizziamo le varie possibilità

Wiki

Il wiki ha senso soltanto se il rapporto giornaliero è condiviso tra tutti coloro che lavorano nel gruppo.

Questo ovviamente ha pochissimo senso nel caso di un diario personale perchè:

1) Non crei post su base giornaliera, bensi li crei per argomenti

2) Non è auto-organizzabile, ma necessità di un grande lavoro.

Blog

Il blog ha più senso del wiki perchè:

  1. Crea automaticamente post su base giornaliera, in modo automatico, ma bisogna scriverli
  2. Con un sapiente utilizzo di categorie/tag si riesce ad individuare post che tirano le somme e post che invece raccolgono idee.

Trac+Svn

E’ un buon strumento se vengono eseguiti dei commit con commenti decenti, tuttavia il wiki presente secondo me non ha troppo senso. Inoltre tutto trac forse è troppo per un singolo.

La soluzione ottimale

Quello che serve secondo me è una somma tra un blog ed un sistema tipo trac.

Il punto è non sprecare troppo tempo nel descrivere e raccontare quello ovvio, ma utilizzarlo o per sviluppare o per pensare.

Cosa è ovvio:

  • il messaggio di commit sulla repository racconta cosa è successo. Inutile replicarlo. Basta renderlo evidente. (trac già lo fa)
  • L’aggancio delle modifiche con i sorgenti ed i diff tra le varie versioni. (trac già lo fa)

Cosa non è ovvio:

  • Informazioni aggiuntive su quel tipo di commit, futuri sviluppi o possibile

Cosa non è ovvio:

  • Le idee alla base del progetto, come ed in quale modo andare avanti
  • Idee diverse che possono portare al progetto possibili evoluzioni.

Quindi un blog che automaticamente mette i commit fatti con (git/svn) in una categoria apposta, dove ritrovare tutte le informazioni necessarie e la possibilità di navigare i sorgenti sarebbe utile per tenere

Praticamente come trac, ma con la differenza che non sia un wiki, ma sia un blog. Inoltre la creazione automatica del post di commit permette di mettere all’interno del post il perché del commit e quali modifiche sono state apportate.

Ok, questo post è un casino. Ma tra la nebbia la vedo la soluzione… Forse