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Il fotovoltaico costa meno del nucleare

fotovoltaico-nucleareQuesti sono impianti di utility di almeno un MW di potenza. Il KWh fotovoltaico costa meno del KWh nucleare. È da sottolineare che le assunzioni e le premesse fatte dall’articolo non sono per niente tenere con il fotovoltaico, anzi chudono un occhio sui vari costi aggiuntivi ma mai presi in esame del nucleare (tipo chi è capace di fare l’arricchimento dell’Uranio, i costi dello smantellamento della centrale a fine vita, le scorie….)

L’articolo completo lo trovate qui.

via NTE.

Nucleare a tempo perso

Sembra che Veronesi ha deciso di accettere di dirigere l’Agenzia per il Nucleare in Italia.

Veronesi ha 85 anni (85!) ed è oncologo. E’ stato eletto col PD a Senatore e ha detto che faceva il Senatore solo se questo non gli portava via tempo dai suoi pazienti…

Adesso vuole fare il direttore dell’Agenzia per il Nucleare, che ricordo è stato bandito dall’Italia con un referendum un pò di anni fa, sempre se non porta via tempo ai suoi pazienti.

Perchè è stato scelto Veronesi? Su quale merito? Sembra che Veronesi sia appassionato di Fisica, e questo sia stato il criterio..

Quindi per riassumere:

i soldi per la scuola pubblica e l’Università non ci sono, ma invece ci sono i soldi per mettere in piedi un’Agenzia per il Nucleare e farla dirigere da un oncologo di 85 anni che è appassionato di Fisica.

Sgomento.

Ottenere il risparmio investendo sulla rete

Come si può vedere dal comunicato di Terna, non serve costruire nuove centrali, ma basta investire sulla distribuzione per recuperare vagoni di energia che vengono invece buttati per la cattiva distribuzione.

Un esempio? Secondo il comunicato di Terna, con

3,1 miliardi gli investimenti in 5 anni che a regime sbottiglieranno tra i 2.500 e i 4.500 MW di produzione più efficiente, equivalenti al doppio del consumo di picco di una città come Roma, porteranno un risparmio annuo per le bollette di 600 milioni di euro ed una riduzione delle emissioni di CO2 di 2,5 milioni di tonnellate/anno.

Le fantomatiche centrali nucleari del governo fanno 1.6 GW . Così ne recuperiamo 2.5 GW. Prima. E con meno soldi. E senza il problema delle scorie. Capisc?

Via Sostenibilitalia

Una chiara informazione sul nucleare

In questo bellissimo post vengono scritte tutte le informazioni di cui bisogna essere in possesso per capire che costruire centrali nucleari (di III generazione, le uniche costruibili ora) è soltanto un suicidio di tipo energetico ed economico e mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini.

La mozione Marino è contro il nucleare come fonte energetica. Il nucleare alza il costo della bolletta energetica (già lo fà, stiamo ancora pagando lo smaltimento delle vecchie tre centrali che avevamo) e non apporterà alcun tipo di beneficio.

Date un occhio quà per le differente posizioni sul nucleare delle tre mozioni.

Tantissimi soldi verranno spesi e qualcuno diventerà ricco, ma il paese perderà se verrà intraprese la strada del nucleare.

Hanno approvato il nucleare. E’ tristissimo

Sono tristissimo.
Hanno approvato il nucleare.

Il nucleare è una scelta suicida perchè:

  • la bolletta energetica costerà di più perchè le centrali nucleari costano di più
  • la sicurezza delle popolazione sarà messa a repentaglio perchè non c’è un modo di smaltire le scorie. (no, non c’è. Punto.)
  • la tecnologia su cui si punta è obsoleta e non è un cavallo di battaglia che possa sviluppare e portare posti di lavoro
  • I tempi di realizzazioni sono titanici ed i costi enormi

Possibile che tutti quelli del PDL e della Lega non lo sanno? Dove vivono sulla luna?

L’uranio costa e costerà

Ricorrere al nucleare ora e pensare di costruire nuove centrali è semplicemente un’errore di tipo economico-ambientale.

Purtroppo Berlusconi non lo capisce e continua a sparlare sulla costruzione di centrali nucleari. Questo fa perdere tempo a tutti, in quanto questa non e’ una soluzione auspicabile. E’ semplicemente una cazzata delle sue.

Ora, l’Italia ha un enorme potenziale geotermico ed è uno dei paesi che, insieme alla stato della California, può raggiungere la parità di grid con l’energia solare in pochi anni.

Un governo consapevole e capace punterebbe su queste due fonti, insieme all’eolico ed al risparmio energetico e ristrutterebbe la rete elettrica per fare in modo che sia efficiente e capace di sostenere un tipo di approvviggionamento di tipo distribuito.

E questo creerebbe dei lavori locali che potrebbero aiutare ad uscire dalla crisi (che tra l’altro non ha idea di come affrontare…)

L’uranio costa e non esistono metodi sicuri per lo smaltimento delle scorie radioattive. Nel frattempo il PD affonda in maniera paurosa dopo una direzione inutile. L’IdV rimane viva e vegeta tuttavia DiPietro dovrà introdurre dei metodi un pó diversi per avere un partito capace di scalare a livello nazionale ed introdurre elementi di democrazia. Forse a quel punto potremmo tranquillamente rottamare il PD.

Come ti slitto l’atomo

Sembra che il nucleare stia slittando. Che il nucleare è una cazzata l’ho scritto e lo avrete letto.

Se non lo avete letto leggetelo:

Che le rinnovabili sono una cosa (gel) seria è oramai chiaro. Anche dal punto di vista occupazionale. E che pensare di investire sul nucleare è solo una mossa suicida fatta da una classe politica vecchia ed incapace è la netta dimostrazione.

Il Piano Energetico Nazionali e l’errore nucleare

Il governo sbraita, annuncia e sloganizza come al solito. Come ogni volta bisogna mettersi le mani tra i capelli scuotendo la testa non appena si realizza quali scelte inopportune e clamorosamente sbagliate questi personaggi sono capaci di operare.

Il Piano Energetico Nazionale è un piano che prevede uno sviluppo armonico delle fonti energetiche per fornire elettricità all’intera nazione e da ormai parecchio tempo che in Italia questo non viene più stilato.

Uno dei maggiori problemi che l’Italia sta affrontando oggigiorno è la forte dipendenza dal gas e dall’energia importata da altri paesi, a causa della mancanza di fonti prime non rinnovabili non presenti nel nostro paese.

Il governo annuncia di voler costruire delle centrali nucleari (quante?, dove?, qualche domanda a Scajola l’avevamo già posta quà) sparando le classiche demagogiche informazione che voglio riassumere in 2 punti:

  1. il nucleare è econimico, vedi la Francia;
  2. abbiamo le centrali nucleari al confine è ipocrita non costruirle per il rischio nucleare;

Il primo è una frase falsa. Il nucleare non è economico. In Francia è economico perchè hanno una filiera che serve una sessantina di centrali nucleari, perchè lo stato ha sviluppato l’energia nucleare per ottenere la bomba atomica e perchè l’uranio non costava troppo. Adesso come adesso la Francia sta bruciando le sue testate atomiche per tenere basso il costo del nucleare e continuarlo a renderlo competitivo. Con un artificio.

Inoltre c’è il problema delle scorie che ancora non è stato risolto più il problema del rischio terroristico.

L’unico reattore nucleare di terza generazione che si sta costruendo e che sta andando malissimo è questo quà in Filandia. In pratica il costo stimato di 3 miliardi di euro è stato portato a 4,5 miliardi di euro. Il reattore è costruito dalla francese Areva che è uno dei probabili partner che il governo ha in mente.

Infine la nostra dipendenza cambierebbe, invece che gas, dovremmo rifornirci di uranio. Sembra dipendenza rimarebbe.

Non siete ancora convinti che costruire il nucleare in Italia sia un errore strategico? Leggetevi questa intervista a Pistorio.

Vabbè e allora? All’Italia serve energia elettrica.

E allora bisogna fare 2 cose:

  • Risparmio Energetico
  • Energie Rinnovabili.

I veri campi di ricerca sono:

Le rinnovabili sono una cosa seria e già oggi le rinnovabili contribuiscono con una percentuale maggiore rispetto al nucleare nel bilancio energetico mondiale.

La geotermia di terza generazione è quello su cui investire oggi, per sviluppare tecnologia e fare ricerca, per utilizzare le risorse energetiche di cui l’Italia è ricca, insieme ad un programma di generazione di energia capillare attraverso i pannelli solari. O nuovi vetri per creare delle finestre energetiche.

Purtroppo il governo presieduto da Berlusconi e con il ministro Scajola allo sviluppo sta riesumando un cadavere del passato con tutte le sue scorie. Perchè? Qualcuno ha detto Ansaldo forse?

Un’intervista a Pistorio

E’ parecchio che sostengo che il nucleare sia soltanto una scelta suicida e che non ha alcun senso pensare di risolvere il problema energetico italiano con questo investimento dal punto di vista economico ed ambientale.

Tuttavia quando uno come Pistorio dice le stesse cose in questa intervista reperibile su Network Games fatta da Jacopo Giliberto diciamo che mi sento meno solo.
Ne riporto una parte:

Ingegnere, perché considera “ideologica” la posizione a favore della soluzione nucleare?

Perché è senza uno spunto razionale. Vorrei che su scelte così importanti si usasse più raziocinio e meno emotività. Non c’è dubbio che il problema energetico, quello ambientale e anche quello del costo dei generi alimentari – tutte questioni che sono in qualche modo correlate – ha raggiunto livelli esplosivi. Concentriamoci sui combustibili fossili. Hanno almeno tre impatti poderosi sull’umanità. Il primo, più grave e devastante, è il fenomeno del global warming, del riscaldamento globale. Il secondo è l’impatto economico disastroso, soprattutto sui Paesi più deboli. Il terzo è questa “tassa” petrolifera sui Paesi più poveri: i combustibili fossili sono per loro la maggiore fonte di energia, e se non possono permettersi l’energia si blocca la loro crescita.

Come fornire una risposta a questi problemi?

Per soddisfare la domanda di energia e ridurre l’impatto sull’ambiente dei combustibili fossili ci sono tanti modi. In Italia è tornato di moda dire: torniamo al nucleare. Eppure, oggi parlare di nucleare di terza generazione è un grave errore. Non è un fatto ideologico: è un vero errore. Dico questo perché ci sono ragioni precise. Il nucleare di terza generazione, contrariamente a quello che si dice, in realtà costa molto, ma molto, caro.

Dissento. In Francia la corrente elettrica, che è prodotta soprattutto con l’energia atomica, costa poco.

Facile: in Francia tutti i reattori sono già costruiti e ammortizzati da anni. Ma costruire oggi una centrale nuova di terza generazione è insostenibile. Si stima che un chilowattora costerebbe tra gli otto e i dieci centesimi di euro per chilowattora. Poi questo costo viene nascosto, spostandone gran parte sulla fiscalità generale o dando incentivi, ed è un modo per distorcere il mercato. Dice Amory Lovins, fondatore e presidente del Rocky Mountain Institute, che “il nucleare è stato ucciso da un attacco incurabile di economia di mercato”.
Sia chiaro: dove prevalgono le leggi del mercato libero, non si fanno centrali atomiche. Le centrali nucleari si costruiscono solamente dove sono finanziate dallo Stato per motivi politici. Bisogna contare non solamente il costo di investimento e quello di esercizio, ma anche il costo di messa in sicurezza delle scorie e il costo di smantellamento: se calcoliamo queste voci nel costo del chilowattora, il nucleare non è economico. Non è razionale uno Stato che crea l’illusione che l’energia atomica non costi.

Soluzioni:
1. Risparmio energetico
2. Rinnovabili