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Differenze tra le mozioni dei candidati alla segreteria del PD

Alessia Bassi ha scritto la differenza tra i 3 candidati alla segreteria del PD.

La trovate su facebook!

Riporto la parte sull’ambiente e sul lavoro:

3. PD e mondo del Lavoro.

Franceschini: ABBATTERE LE STORICHE BARRICATE che vedono contrapposti lavoratori e imprenditori e renderli protagonisti di un unico progetto comune, secondo un principio di solidarietà reciproca.

Marino: LOTTA ALLA PRECARIETA’; superamento della concezione di “lavoratore dipendente” in favore della diffusione di una cultura “auto-imprenditoriale” = ogni persona spende la propria professionalità e il proprio talento in un MERCATO DEL LAVORO FLESSIBILE; RIFORMA PROFONDA DEL MERCATO ITALIANO in senso meritocratico e liberale, puntando tutto sulla FORMAZIONE PROFESSIONALE del singolo individuo, premiato per il TALENTO E NON per una RACCOMANDAZIONE; riforma degli ammortizzatori sociali -> REDDITO e quindi potere d’acquisto A CHI SI RITROVA MOMENTANEAMENTE SENZA LAVORO.
FLESSIBILITA’, quindi, ma NON PRECARIETA’.

Bersani: ABBATTERE LE STORICHE BARRICATE che vedono contrapposti lavoratori e imprenditori e renderli protagonisti di un unico progetto comune, secondo un principio di solidarietà reciproca.

Conclusioni: I progetti di Franceschini e Bersani sono identici: i lavoratori e gli imprenditori devono collaborare a un progetto comune, superando le storiche differenze fra loro.
Marino amplia il programma: vuole una riforma del mondo del lavoro, che deve diventare flessibile, rispettoso di chi vi entra e anche di chi vi esce. Reddito a chi resta senza lavoro. Selezioni e premi basati sul talento e non sulle raccomandazioni. Formazione professionale continua.

7. Lavoro e Welfare.

Franceschini: Sviluppare istituti di WELFARE non solo statali ma territoriali e sociali; PARITA’ TRA I GENERI garantita da una selezione basata SUL TALENTO; QUOTE ROSA; SOSTEGNO DELL’OCCUPAZIONE FEMMINILE; RIFORMA PENSIONI -> all’interno di una fascia di età comune per uomini e donne, ognuno sceglie il proprio pensionamento in base alle proprie condizioni di lavoro e familiari; DISINCENTIVI AL PRECARIATO.

Marino: RIFORMA SOCIETA’ -> non più basata su raccomandazioni, ma sul MERITO; PARITA’ TRA I GENERI garantita da una selezione basata sul TALENTO; RIFORMA DEL LAVORO -> dal precariato si passa al lavoro FLESSIBILE, che permette l’impiego della professionalità di ciascuno e un arricchimento personale; SALARIO MINIMO per chi perde il lavoro; CONTRATTO UNICO A TEMPO INDETERMINATO CON SALARIO MINIMO GARANTITO; FORMAZIONE CONTINUA; CONGEDO PARENTALE OBBLIGATORIO ANCHE PER I PADRI.

Bersani: SOSTEGNO ALL’IMPIEGO FEMMINILE; innalzare la qualità dei SERVIZI; REDDITO MINIMO di inserimento; SALARIO MINIMO per chi perde o non trova lavoro; INNALZAMENTO FLESSIBILE E VOLONTARIO DELL’ETA’ PENSIONISTICA.

Conclusioni: su questo punto, i tre candidati parlano in modo molto simile. Franceschini parla degli istituti del Welfare, Marino propone riforme del mondo del lavoro e della società e Bersani, come gli altri due, punta anche sul sostegno all’impiego femminile e nell’inserimento dei giovani.
Non ci sono, fra i tre, sostanziali differenze.

8. Ambiente ed energia.

Franceschini: TECNOLOGIA, ADATTABILITA’ DEL SISTEMA PRODUTTIVO; investire sull’AMBIENTE per tutelare l’economia italiana.

Marino: ECOLOGISMO; ENERGIE RINNOVABILI; NO AL NUCLEARE; RIUSO-RICICLO-DISTRUZIONE; SOSTEGNO COSTANTE al MEZZOGIORNO con ogni mezzo; RIFIUTI ZERO; INCENTIVI per la RIDUZIONE dell’EMISSIONE di AGENTI INQUINANTI; CARBON TAX; NUOVE TECNOLOGIE: eolico d’alta quota, solare a concentrazione, produzione energia dagli scarti dell’agricoltura, energia geotermica di terza generazione; TRATTAMENTO RIFIUTI per ridurre all’osso la parte da incenerire -> avvicinamento all’obiettivo dei “rifiuti zero”; RIDUZIONE IVA sui PRODOTTI ECOLOGICI; TASSARE LE AUTO MAGGIORMENTE INQUINANTI; INCENTIVI locali perché le compagnie edilizie si concentrino sulla RISTRUTTURAZIONE e sull’ADEGUAMENTO ENERGETICO-AMBIENTALE degli edifici già esistenti; PIANO SCUOLA NAZIONALE per promuovere la cultura dell’eco-sostenibilità; APPALTI VERDI in tutte le forniture della PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.

Bersani: TECNOLOGIA, GREEN ECONOMY; FONTI RINNOVABILI e programma di crescita per il MEZZOGIORNO; difesa e rispetto per l’AMBIENTE come rispetto verso la nostra stessa casa.

Conclusioni: tutti e tre i candidati propongono programmi su basi ambientaliste; in particolare, i programmi di Franceschini e Bersani risultano molto simili fra loro.
Marino conferma ciò che contengono le mozioni dei suoi due colleghi ed offre alternative e proposte: no al nucleare, energie rinnovabili e nuove tecnologie, riforma dello stoccaggio dei rifiuti, incentivi al riciclaggio, incentivi/disincentivi per chi utilizza o non utilizza i prodotti ecologici, adeguamento energetico-ambientale degli edifici, promozione dell’eco-sostenibilità fin dalla prima infanzia, progetti verdi per le città.

9. Nucleare.

Franceschini: NO AL NUCLEARE DEL PASSATO, troppo costoso e pericoloso.

Marino: NO AL NUCLEARE IN OGNI FORMA, scorie radioattive non gestibili e dannosissime; FINANZIARE LA RICERCA per un PIANO ENERGETICO NAZIONALE che punti sulle ENERGIE RINNOVABILI; INCENTIVI/DISINCENTIVI FISCALI per quanto riguarda i processi produttivi.

Bersani: non ne parla.

Conclusioni: Bersani non tocca neppure l’argomento, mentre Franceschini e Marino si pronunciano in sfavore del nucleare. Da una parte, Franceschini si dice contrario al nucleare del passato perché troppo dannoso e costoso, mentre Marino propone alternative e si dice contrario a qualsiasi forma di energia nucleare: citando Carlo Rubbia, premio Nobel per la Fisica, l’uomo non è in grado di gestire lo stoccaggio delle scorie radioattive, che restano dannosissime per milioni di anni.

Capite perchè sostengo Marino a spada tratta? 🙂

Update: Confronto tra le mozione in tabella dallo staff di Marino.

Grillo e la candidatura alla primarie.

Rosicamenti

Rosicamenti

Grillo dice di volersi candidare alle primarie, ed il PD non vuole dargli la tessera.

Secondo me, questi sono due problemi diversi e l’unica cosa sensata da fare per risolverli è affrontarli uno per volta.

Iniziamo dalla tessera. Per prendere la tessera del PD ed essere un normale milite che vuole dare una mano a far crescere (ed a migliorare) il partito non ci dovrebbere essere nessun tipo di problema. Uno si dovrebbe riconoscere nelle idee del partito e nella sua linea politica, ma siccome il PD ancora non ha una linea politica e le primarie con connesso congresso saranno la fucina della prossima linea politica mi sembra chiaro che prendere la tessera ora sia come scommettere sul futuro. cercando di provare a scriverlo questo futuro avendo la possibilità di influenzarlo. Per questo io ho preso la tessera. Per sostenere Marino e Civati al congresso del pd ad ottobre ed nel mio circolo. (Che è uno spettacolo).

Ho sciolto ogni riserva e mi sono buttato in questa avventura perchè credo che serva un ottimo PD per compattare l’opposizione e costruire la famosa alternativa di governo che può esistere, portando i nostri temi e le nostre idee nell’agenda di questo governo adesso che siamo all’opposizione, e mettendole in esecuzione quando saremo al governo. E’ ovvio, che senza un PD in forma ora come ora, l’idea di creare un alternativa al governo non è credibile. Quindi ho deciso di impegnarmi in prima persona cercando di dare il mio contributo per farlo diventare un partito più utile alla società italiana.

Quindi, ritornando a Grillo, se vuole entrare nel partito per fare ciò non vedo il problema e non capisco sinceramente che senso ha non dargli la tessera. I temi che Grillo sostiene sono condivisibili, il linguaggio ed il modo con cui li porta sono propri della distruzione e rottura, non aperti al dialogo. Tuttavia stiamo parlando di cifra stilistica, non di sostanza. Ovviamente non sono omnicomprensivi ma sono un punto di partenza per una discussione più ampia. (Manca completamente il tema della sicurezza che è un problema che la sinistra deve risolvere perchè la Lega ed il PDL, oltre a sparere proposte inutile e razziste non riescono a far niente per realmente risolvere il problema che c’è ed è sentito e deve essere risolto.)

La candidatura alle primarie invece è tutto un altro paio di maniche. Ci sono delle regole che valgono per tutti quelli che si vogliono candidare al PD e quindi valgono anche per Grillo. Se Grillo rispetta e segue le regole può candidarsi alle primarie del PD, altrimenti no. Debora afferma che lo statuto non permette a Grillo di candidarsi. Luca Sofri riporta precisamente l’articolo che non permette a Grillo di candidarsi:

update: vero è, che a norma di statuto Grillo non potrebbe candidarsi, se non si era già iscritto un mese fa:

3. Possono essere candidati e sottoscrivere le candidature a Segretario nazionale e componente dell’Assemblea nazionale solo gli iscritti in regola con i requisiti di iscrizione presenti nella relativa Anagrafe alla data nella quale viene deliberata la convocazione delle elezioni.

Si può discutere se vale la pena o no di fare delle deroghe alle regole dello statuto, ma io credo che non sia il caso. Le regole stavano lì ed erano pubbliche, quindi prima le leggi e poi agisci di conseguenza. Le regole possono essere cambiate, ma ci sono metodi e modi. Altrimenti diventa tutto un casino e ciao.

Il PD è una bella invenzione ed una delle cose migliori del PD sono queste primarie con possibilità di includere anche outsider, con regole e modi ben precisi. Non è  un partito di tipo presidenziale; soffre di un problema di oligarchia, ma ci sono gli strumenti per cambiarlo. (Tipo tesserarsi e sostenere Marino spero sia una delle mosse giuste.)

E’ una buona idea che tutta l’energia dei Meet-Up possa venire inglobata all’interno del PD o dell’ IdV. Le liste civiche sono una grande idea ma funzionano solo a livello comunale ( a volte) e non scalano a livello nazionale. L’unica cosa sensata è scegliersi un partito e cercare di migliorarlo, sia a livello nazionale che a livello locale. (Io ovviamente, punto anche al livello europeo.)

Questa è la mia conclusione e posizione per ora. Uno che tipo ha organizzato il V-day, il numero 1, non il 2. E che quindi Grillo non l’ha scoperto ieri.

Marino, altro contendente alle primarie

Il terzo (quarto contando Adinolfi, che però non troverà abbastanza gente per rappreserlo in tutte le circoscrizioni. Storia già vista…..) candidato è in ballo.

Sembra che sia ufficioso, e quasi ufficiale che Marino si sia candidato con Pippo come vice.

La cosa mi fa molto piacere e spero trovino persone in tutte le circoscrizioni per essere votati e prendere in mano il partito. Ad occhio questa candidatura non sembra votata ad una bella morte. Come quella di Adinolfi.

Intanto io salto sul treno per Londra e vado al famoso incontro. Spero che la Debby nazionale dia supporto a Marino e che Franceschini si accodi.

Oppure basterebbe che tutti quelli che votavano Bersani perchè più di Sx di Franceschini votino Marino.
E tutti quelli che votavano per Franceschini perchè c’era Debby votino Marino-Civati.

Serve un PD che funzioni, e seriamente.

Tentativi di spin doctor

Allora parliamo del PD.

Se non ti interessa salta pure questo post. Purtroppo questo blog non e’ monotematico perche’ non ho un solo interesse. Scrivo di quello che mi gira per la testa, tanto i mie 4 lettori suono buoni e mi capiscono.

Il giallo dell’estate ed il casino montante: ci sara’ un candidato espresso dai piombini?

Come funziona:

Il PD deve eleggere un nuovo segretario nazionale. In brevissima funziona cosi’ (ma potrei sbagliarmi):
– ci si presenta con una mozione
– si viene votati dagli iscritti nei circoli
– se si superano delle soglie si corre per le primarie.

Il punto e’ che non si vota soltanto il cognome della persona, ma si votano delle liste che supportano questa persona.

Quindi in supporto di ogni candidato serve uno stuolo di persone pronte a candidarsi con lui per sostenerle. Questo nell’ottica di creare l’Assemblea Nazionale che poi elegge il segretario. Se non hai persone che ti sostengono, in pratica non puoi candidarti in tutte le circoscrizioni ed ovviamente il numero di voti (potenziali) che potresti prendete prendere scende in maniera clamorosa.

Ora Civati sembra uno dei papabili ed il suo libro Nostalgia del Futuro una recensione qui nonche’ il suo intervento al lingotto fanno ben sperare.

Si era sperato in un endorsment della candidatura piombina da parte della Serracchiani, con il volano mediatico che l’accompagna. Questo non succedera’ perche’ la Serracchiani si e’ schierata con Franceschini. La motivazione principale e’ quella di fare squadra e di cambiare dal di dentro.

Questo metodo non ha mai funzionato. Cosi’ giusto per mettere i puntini sulle i.

Si e’ candidato anche Mario Adinolfi, nella sua classica corsa solitaria senza dire/creare/fare squadra che sinceramente non ho capito questa volta. (e dire che lo avevo sotenuto nelle altre primarie)

Altro candidato, uno dei big boy, e’ Bersani, che quando Veltroni si e’ dato alla fuga perche’ non riusciva a controllare quel treno impazzito del PD, con coltelli lanciati tra i vari tipi che vogliono visibilita’ sulla tv, non si e’ candidato.

Non si voleva bruciare e cose cosi’, ma il punto secondo me e’ che quel passo non l’ha fatto ed andava fatto.

Quindi c’e’ parecchia confusione, cmq domani c’e’ un dibattito proposto dal PD londinese sui cervelli-in-fuga… Si, c’e’ una sezione del PD a Londra. Stiamo anche messi cosi’, fate vobis.

Io vado a sentire che mi raccontano.
Intanto vedremo. Per ora il giallo continua.

L’informazione dal basso e dall’alto

Adolfo Parmaliana si è suicidato. Si è suicidato perchè è stato lasciato solo dai suoi compagni di partito contro la lotta alla mafia, perchè gli interessi hanno prevalso sopra la giustizia, perchè ancora una volta non c’è stato il supporto, il cambiamento di rotta.

E tutto questo lo potete leggere su altra trapani.

bisogna costruire l’alternativa a questa spirale assurda. bisogna venire fuori tutti e subito. Creare costruire informare. Le cose non si aggiustano mai da sole.

via Network Games.

Update: Su Piovono Rane è possibile trovare l’ultima lettera lasciata da quest’uomo.

Dòh

Su QuiMilanoLibera leggo che Di Pietro ha raggiunto un accordo col PD.

Questo è bene o questo è male mi chiedo. Alla prima impressione questo è male. Adesso stiamo a vedere che succede. Se Veltroni farà la strage dei prescritti, come tutti ci attendiamo, oppure no.

Titubante attendo gli sviluppi.