Tag: rivoluzione pigra

Heads up

Il 26 marzo succede questa cosa quà:

Il 26 marzo 2010 ognuno di voi avrà in mano un libro, una storia che considera bella, dei personaggi che ha amato. Avrà ciò in mano, nella propria borsa o dove volete. Il 26 marzo 2010 voi prenderete questo libro e lo regalerete ad una persona a cui non avete mai parlato. Sì, proprio uno di quelli che vedete tutti i giorni. Alzerete il vostro culo, schiarirete la vostra voce e metterete qualsivoglia infondata vergogna da un’altra parte. Prenderete quest’infuso di rivoluzione e lo donerete ad un vostro compagno. Lo guarderete negli occhi e sorriderete.

Più info qui: http://albyok.altervista.org/pensoscrivo/archives/1010

Io sta cosa la faccio 🙂

Una delle piccole mosse per la rivoluzione pigra

Cambiando le lampadine

Questo post è una reazione scatenata dal commento di katross sul blog del circolo berlinguer di Ancona appena aperto.

La domanda era perchè il Partito Democratico non ha detto nulla sul conflitto di interessi.

La risposta l’ha data Violante nel 2003 alla camera

Inoltre, giusto per capire chi sono Rutelli e Veltroni, ieri la Gabanelli ha fatto la classica puntata di report che ti getta nel classico sconforto lunediano.

E allora viva Berlusconi e Alemanno? No, ovviamente no, perchè anche questi non sono capaci. Oddio, ad essere sinceri Berlusconi è stato provato con effetti disastrosi, Alemanno è stato ministro in qualche governo Berlusconi e non mi sembra abbia brillato.

E quindi ritorniamo a Sinistra. Ops, ho detto sinistra, quella che difende la laicità dello stato, quella che pensa che l’equità sociale sia la base per una società giusta.

Quella del rispetto delle regole, quella che si cercano soluzioni con il dialogo e si arrivano a conclusioni, quella che pensa che la meritocrazia sia un valore e vada premiato.

Dov’è questa sinistra? Questa sinistra non è espressa a livello nazionale. Gli attuali dirigenti del partito democratico sono completamente fuori fase rispetto a quello che sono le esigenze della base.

E quindi che si fà?

Quindi si fa politica dal basso testardamente.

Che cos’è la politica? La politica è l’arte di rendere le cose
impossibili possibili cercando di mettere più o meno d’accordo tutti
con la forza degli argomenti.
La definizione è mia, just now.

Come?

Secondo la rivoluzione pigra del bradipo.

La rivalutazione del sistema locale a discapito della grande distribuzione

Ovvero attraverso iniziative concrete che vadano a risolvere problemi contigenti.

Lo sò, sembrano più iniziative da Meet-Up o da associazione consumatori che non vengono dibattuti all’interno dei circoli politici.

Qualcuno dovrebbe spiegarmi il perchè.

Invece si continua  solo a parlare del 21 che non viene rispettato, che sono passati sopra all’11 usando
eufemismi e che il 3 se ne è andato dopo la frase di Berlusconi di fronte al giudice. Questi risolvono problemi a livello sistemico, ma non locale. Ed ancora non abbiamo le leve per cambiarlo a livello globale. Quindi l’unica cosa sensata da fare è lavorare sul locale.

Possiamo continuare a giocare a fare Miss Mondo e dire che vogliamo
risolvere la fame nel mondo, oppure possiamo sotituire le lampadine al
tungsteno con quelle a fluorescenza. E’ questa l’idea base. Piccoli
pezzi e piccole azioni.

Ovviamente nella speranza che cambiando le lampadine……