Month: May 2008

Science and art. Is the gap so huge?

At the BioSysBio Conference which I have attended in London this April there was a lot of things going on. An interesting bit was the workshop on Openscience notebook, on which I am really interested and thrilled. I’ve touched this subject in the past, however I will blog about this later on.

At the social dinner there was an exhibition from some artists and designers from the London Royal College of Art.

Image source

That’s how I knew Tommaso and we started to speak about it. I gave my “scientific” point of view, mainly answering what is possible now, what will be possible in future and what, according to the accepted paradigma and the availability of informations is not possible at all.

The topic was trying to think about new concept ideas grounding them on a scientific point of view.

To be honest I always saw this kind of contamination between the two realities with a lot of interest.

I am quite convinced that a scientist discovers something not when he/she is in the lab, but when he/she is outside the lab. Of course the ability to test the idea and grounding it on the science bases with model,measures and a theory happens in the lab and research work, but the original concept, the main idea is a sum of some different stimuli coming from different sources where art play a really big part.

These projects seems to demonstrate that also the other way is possible and science can influence art and design in a really intriguing and prolific way.

Maybe the difference between humanistic subjects and scientific subjects is only a matter of language and convention, and the holy war that usually it’s on between this two fields it’s just a matter of misunderstanding.

It’s time to move foward and trying to rethink the association between the two fields. Also from a teaching point of view.

Portare OpenOffice alla ragione ovvero dove sono le immagini

Qualcuno avrà sperimentato sicuramente la frustrazione di salvare una presentazione fatta con openoffice in odf, mandarla per mail o metterla su un sito e scoprire che “le immagini non si vedono”.

Siccome è un problema che mi affliggeva da oramai un paio di settimane ed esportare il tutto in pdf non era il caso a causa delle animazioni oggi mi ci sono messo di buzzo buono e ho trovato la soluzione.

Non è che sia un problema enorme, ma tuttavia nessuno s’era preso la briga di scriverlo ed allora eccoci quà.

Se stai ancora leggendo, significa che realmente vuoi mettere queste immagini allora screenshot:

schermata openoffice

Quella cerchiata in rosso è la casella da spuntare. Di default è selezionata.
Deselezionandola le immagini vengono salvate dentro il file e potete mandare la vostra fantastica presentazione per mail o metterla dove preferite.
HIH

Relatività generale ed insetti

Quando Einstein tira fuori la teoria della relatività generale non la capiva ancora nessuno, se non lui e Bohr.

Poi la cosa diventa abbastanza di moda, nessuno ci capisce ancora nulla, tuttavia la piaggio ci fa uno scooter, il glorioso NRG=mc2

Mi ricordo ancora il tentativo mio e di un amico di raccontare la relatività generale durante una settimana di autogestione al liceo.

L’esperimento teneva, avevamo una nicchia di pubblico, una cosa decente tipo non siamo tanti che facciamo paura, ma nemmeno siamo solo io e te e quindi chiudiamo.

Il punto era un nuovo approccio alla divulgazione scientifica ed il tentativo di raccontarla in maniera completamente diversa e divertente.

Infine oggi, m’imbatto su questo post su mentecritica, sulla relatività generale. Direi che è più o meno sulla stessa linea. Merita la lettura. Riprende alcuni esempi dalle lezioni di Richard Feyman.

Cambiando le lampadine

Questo post è una reazione scatenata dal commento di katross sul blog del circolo berlinguer di Ancona appena aperto.

La domanda era perchè il Partito Democratico non ha detto nulla sul conflitto di interessi.

La risposta l’ha data Violante nel 2003 alla camera

Inoltre, giusto per capire chi sono Rutelli e Veltroni, ieri la Gabanelli ha fatto la classica puntata di report che ti getta nel classico sconforto lunediano.

E allora viva Berlusconi e Alemanno? No, ovviamente no, perchè anche questi non sono capaci. Oddio, ad essere sinceri Berlusconi è stato provato con effetti disastrosi, Alemanno è stato ministro in qualche governo Berlusconi e non mi sembra abbia brillato.

E quindi ritorniamo a Sinistra. Ops, ho detto sinistra, quella che difende la laicità dello stato, quella che pensa che l’equità sociale sia la base per una società giusta.

Quella del rispetto delle regole, quella che si cercano soluzioni con il dialogo e si arrivano a conclusioni, quella che pensa che la meritocrazia sia un valore e vada premiato.

Dov’è questa sinistra? Questa sinistra non è espressa a livello nazionale. Gli attuali dirigenti del partito democratico sono completamente fuori fase rispetto a quello che sono le esigenze della base.

E quindi che si fà?

Quindi si fa politica dal basso testardamente.

Che cos’è la politica? La politica è l’arte di rendere le cose
impossibili possibili cercando di mettere più o meno d’accordo tutti
con la forza degli argomenti.
La definizione è mia, just now.

Come?

Secondo la rivoluzione pigra del bradipo.

La rivalutazione del sistema locale a discapito della grande distribuzione

Ovvero attraverso iniziative concrete che vadano a risolvere problemi contigenti.

Lo sò, sembrano più iniziative da Meet-Up o da associazione consumatori che non vengono dibattuti all’interno dei circoli politici.

Qualcuno dovrebbe spiegarmi il perchè.

Invece si continua  solo a parlare del 21 che non viene rispettato, che sono passati sopra all’11 usando
eufemismi e che il 3 se ne è andato dopo la frase di Berlusconi di fronte al giudice. Questi risolvono problemi a livello sistemico, ma non locale. Ed ancora non abbiamo le leve per cambiarlo a livello globale. Quindi l’unica cosa sensata da fare è lavorare sul locale.

Possiamo continuare a giocare a fare Miss Mondo e dire che vogliamo
risolvere la fame nel mondo, oppure possiamo sotituire le lampadine al
tungsteno con quelle a fluorescenza. E’ questa l’idea base. Piccoli
pezzi e piccole azioni.

Ovviamente nella speranza che cambiando le lampadine……