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OpenEverything London – Live Blogging

9.35: Ok, I’m at the OpenEverything in London. I’ll try to do some live blogging.

Let’s see how it goes.

10:16: First presentation from Glynn Moody. Everything was Open and we lost it. Intelectual Property is a monopoly that stop innovations

11:15: Speed GeeK:

Late night: So it turns out the live blogging was impossible, too much stuff to follow, a lot of really interesting conversation.

Just pointing two projects that are really interesting:

  • www.open.ac.uk/openlearn – Open University. Well establish running and alive.
  • themis project — How to run a community and which way is the best to take collective decision. (Pre- alpha. No site yet, I will keep you informed)

La lunga notte…

E quindi oggi votano in USA, i seggi chiudono verso le 6 di mattina (GMT) in Alaska e quindi i risultati, per noi europei saranno pronti domani come colazione.

Vedremo come và a finire. Momentaneamente l’unico pensiero che mi rende un pochino incredulo è che il prossimo presidente eletto dagli americani deciderà le sorti del mondo e deciderà anche del mio futuro.

Ecco questa cosa, che il mio futuro sia a grosse linee, deciso da qualcuno che non c’entra nulla con me e che non posso nemmeno votare mi fa un attimo rimanere attonito.

Poi mi ricordo della farfalla e tutto ritorna dentro i suoi limiti.

L’Onda liquida






Originally uploaded by .ste.

Io credo che questa protesta qui non la spegni con un paio di manganellate.

Questi sono ragazzi svegli. Ghandi ha liberato l’India con una rivoluzione pacifica. Questi ragazzi stanno chiedendo in maniera pacifica e chiara di volere una scuola libera, funzionante e che sia capace di produrre cultura.

Non credo sia una richiesta assurda. Ed adesso non mi venite a dire strumentalizziamo o non strumentalizziamo. Il punto e’ chiaro. C’e’ un numero enorme di persone che sta manifestando il loro dissenso portando degli argomenti e criticando nel merito. Il governo semplicemente non vuole capire. Ma gli italiani non sono stupidi e capiranno.

Tutto il paese e` con loro. Tutto.

La ricerca scientifica come la vede il governo Berlusconi

precari inside

Sorgente immagine: http://www.bivacco.net/marco/

A volte perdiamo i pesi e le misure. A volte le cose sembrano incredibili.
Se l’editoriale di Nature (ri-)tratta della politica Italiana per quanto riguarda la ricerca la situazione è realmente preouccupante come ben sottolinea Marco.

Leggete tutti i numeri da Marco, che li ha tirati giù per benino qui e qui.

Io invece voglio farvi un paragone per capire perchè la ricerca sia importante per tutto il sistema Paese.

Un paragone, abbastanza impreciso, ma che può rendere l’idea.

Pensate all’energia che manda avanti la vostra casa, i vostri uffici, le fabbriche, i negozi, etc. E’ abbastanza chiaro a tutti che l’energia è un cardine della nostra vita e che non possiamo prescinderne. Si ha una vaga idea di come viene prodotta, ma non chiara.

La ricerca ha la stessa funzione. La ricerca crea nuovi posti di lavoro perchè scopre tecnologie, risolve dei problemi che dobbiamo affrontare e crea quel circolo virtuoso che permette la fioritura di tutti servizi aggiuntivi. La ricerca apre nuove prospettive inimmaginabili e nell’età della conoscenza, che è quella in cui ci ritroviamo a vivere, la ricerca rimane uno degli ambiti più importanti nell’economia di un paese. Non è facile e lineare capire come tutto questo avviene, il processo è complesso.

L’importante è capire che tutto questo avviene e che quando accendiamo l’interrutore della società, la ricerca è lì pronta a fare la sua parte.

Non comprendere questo significa non aver capito nulla della situazione. La ricerca, e con questi i suoi professionisti, i ricercatori, non è più un lusso.

La ricerca non è una spesa aggiuntiva, come crede Brunetta. La ricerca è una scelta strategica, che deve essere vista come tale e deve essere valorizzata. Ogni altra direzione pecca di miopia.

Non è più il 1800, quando le scoperte scientifiche venivano condotte da nobili o gente che aveva soldi e tempo per dedicarsi alla propria passione. Ora la ricerca è la strada maestra per l’innovazione di un paese che crea posti di lavoro e benessere.

La creazione di condizioni strutturali che aumentino il numero ed il conseguimento di scoperte od invenzioni è uno dei cardini per costruire un risanamento del sistema. E’ chiaro che non possiamo decidere quando e dove scoprire qualcosa, tuttavia se uno scienziato (e chiamiamo anche le cose con il loro nome) passa tutto il suo tempo dietro a burocrazia ed o malfunzionamenti è sicuramente una risorsa mal spesa. Se addirittura lo mandiamo a casa (od in un altro paese) questo porta ad un completo impoverimento del sistema e di una spinta strategica.

Senza uno dei motori portanti il paese è destinato a regredire e scendere nelle classifiche sotto a tutti gli altri. Già succede questo per quanto riguarda gli investimenti.

Java and gtk error

Problem: ugly program (no theme applied)
If you get an error like:

/usr/share/themes/Unity/gtk-2.0/gtkrc:41: error: lexical error or unexpected token, expected valid token

when you launch a java program under a GTK enviroment (GNOME) and the program looks really ugly or even it doesn’t start at all you may want to try the following..

Solution: Upgrade to the last 1.6 jdk.

To updgrade to the latest sdk in ubuntu follow this info:

sudo apt-get install sun-java6-jre

and select as the blessed ones:

sudo update-java-alternatives -s java-6-sun

check it:

java -version

If everything is ok launch you program 🙂

P.S.: Check that the program that you’re launching is not using a proper jre (so 1.5) otherwise all your effort will be useless.