Category: Politica

Cose che bisogna capire

Dal blog di Andrea Franzoni

Perchè il rispetto delle norme, la difesa e l’ampliamento del welfare, la costruzione della pace sociale, la creazione di un sistema equo ed inclusivo, la tutela del bene comune e la creazione di un sistema di norme e strutture che possa sostenere la ricerca individuale della felicità, cioè il vocabolario storico della “sinistra”, si conciliano a meraviglia con l’egoismo e con l’utile personale. Anzi: ne sono l’espressione più genuina e compiuta.

L’integrazione è un modo per scongiurare la guerra civile presente e futura; il welfare è un modo per proteggere chi cade in disgrazia, nella convinzione che può capitare a chiunque; l’acqua pubblica è un modo per garantire la gestione di un bene primario al costo inferiore; l’istruzione universale è un modo per sviluppare nell’interesse di tutti i talenti migliori partendo dal bacino più ampio; lo stato sociale è un modo per ridurre le tensioni, prevenire la criminalità e promuovere nei fatti una morale che possa far funzionare il mondo in maniera migliore. Su tutto ciò, se vogliamo, possiamo innestare i principi, le visioni del mondo; ma questa forma di egoismo razionale e universale ne è la base imprescindibile.

Tutto sta nel far capire che l’utile personale non sta nel poter parcheggiare in terza fila, ma nel costruire una circolazione fluida in cui a nessuno capiti di rimanere imbottigliato; e che se non si può parcheggiare in terza fila è proprio per evitare, quando toccherà a noi di rimanere bloccati nel posteggio, di passare i quarti d’ora a suonare il clacson. Posticipare la gratificazione immediata, per costruire gratificazioni durature e profonde. Bisogna convincere la gente che tutto ciò è nuovamente possibile.

La storia della democrazia e dello stato liberale è una storia di pulsioni egoiste organizzate in maniera razionale; le rivendicazioni dei lavoratori, delle donne, le grandi battaglie del passato, non sono altro che movimenti corporativi. La politica riformista e socialdemocratica, non è che un progetto razionale che mira alla creazione di un sistema che possa funzionare per tutti, che possa ridurre le tensioni e proteggere l’individuo di fronte al fato, alla vecchiaia, alla malattia, al degrado.

Ecco più o meno come stanno le cose. Bisogna pensare in grande e guardare lungo per fare bene…

Ed io voto… (veramente votai)

Il tenutario è tornato in Italia per votare ed è tornato a Cambridge nella data odierna.

Molte persone incontrate sono rimaste stupite che sia tornato per votare ed adirittura han deciso di andare a votare. Il ragionamento era: “visto che lui ci torna dall’Inghilterra, mi sembra il caso di andare a votare…

Il tenutario considera le elezioni e la politica un affare molto serio, per il quale vale la pena volare a casa, anche se solo per due giorni e mezzo, per esprimere la propria idea e, si.. votare.

No, non sono tutti uguali.

Primo Marzo con le parole di Pippo

Pippo Civati racconta il primo Marzo:

C’è il ragazzo albanese arrabbiato per la battuta di pessimo gusto del premier all’indirizzo delle bellezze albanese. C’è il marocchino che dice di volere i diritti – oltre ai doveri a cui dice di ottemperare – per sé e per la sua famiglia, anche perché è qui da tanti anni. C’è un’esplosiva signora nicaraguense che si gode la manifestazione, ridendo e parlando uno strano linguaggio. C’è la dignità del lavoro e l’importanza della memoria, con il presidente di Aned a Milano. C’è la povertà e la voglia di riscatto. C’è chi è orgoglioso di pagare le tasse («roba da matti», si dice a Milano). C’è la timidezza e la paura di esporsi. C’è la preoccupazione di chi è qui da tanto tempo, che vede peggiorare le cose. Ci sono tutti quelli che hanno potuto e voluto esserci, migliaia di persone, per la prima volta insieme, al di là del colore della pelle e del luogo di provenienza. Molti hanno richieste semplici, banali e burocratiche. Come la ragazza che è in Italia da quasi vent’anni, che studia all’università e che deve rinnovare ogni due anni il permesso di soggiorno.

Una delle possibilità

La democrazia diretta, da sempre cavallo di battaglia di parecchie persone, può essere anche negativa. Perchè?

Perchè per decidere di problemi complessi serve una conoscenza approfondita del problema e non di scelte umorali. Non è il televoto di San Remo solo, ma è tutto il sistema.

Immaginate questo scenario, scritto da Gramellini sulla Stampa:

«Popolo di Raiuno! Popolo di Canale 5! Benvenuti a Decide il Poppolo, il programma a reti unificate che da oggi sostituisce il Parlamento. (Vivissimi applausi dalla platea). Basta Casta, gli onorevoli adesso… siete voi!!! (boati). Ma veniamo al tema di questa sera. Si vota sui lavoratori clandestini: regolarizzarli o rispedirli indietro? Chiamo sul palco Malik Barak, che ci esporrà in tre minuti le ragioni per cui andrebbero accolti… Grazie, Malik… E ora, per i fautori del rimpatrio forzato, Giasone Pecoracci… Grazie anche a te, Giasone… Popolo! Pensate di aver acquisito una conoscenza approfondita del problema? (Coro: Sììììì!)… Allora… si decide! Se volete regolarizzare i clandestini come Malik, il codice di televoto è lo 01. Se invece volete cacciarli come proposto da Giasone, il codice è lo 02… Notaio, push the botton! Stop al televoto…

Inquietante, molto inquietante.

Quanto siamo bravi

Allora Marino si è candidato per le primarie come alternativa di Bersani e Franceschini e adesso il posto al Sant’Orsola che era già assicurato prima delle primarie non viene più dato come vendetta trasversale.

La cosa è da paura

Nonostante Marino sia capacissimo di fare il suo lavoro, nonostante il contratto che era minimo come importo monetario, Marino viene lasciato a casa.

Niente Meritocrazia, solo convinienze politiche o ripicche.

Spero che Bersani, il segretario del PD, prenda dei seri provvedimenti.

CHIRURGO (C): «… Ti volevo raccontare una cosa, successa la settimana scorsa … dopo lo schieramento politico di Marino ».
GIUSEPPE (G): «Eh Eh». C: «Hanno fatto il volta faccia (…) in sostanza i vertici regionali, che come tu sai si sono schierati con Bersani, e quindi Marino non è più gradito qua … il mio direttore generale Cavina (Augusto Cavina dg del S.Orsola, ndr) lo ha chiamato dicendogli “sa…abbiamo difficoltà di sala operatoria, problemi di consiglio di facoltà, sa che c’è un centrodestra molto forte a Bologna”, pensa che cazzate che gli ha raccontato … io l’ho ascoltata la telefonata: insomma, conclusione, gli ha detto che al momento non se ne fa niente. E lui (Marino, ndr) m’ha detto: “ma allora adesso come faccio, io ho i miei pazienti da operare…”. Insomma lui è rimasto a piedi, non ha una sala operatoria, con i pazienti da operare. Allora mi ha detto: “Mi devi aiutare a trovare un’altra soluzione”. Io che cazzo di soluzione gli trovo, Giuseppe? Dove lo faccio operare, a casa mia? Non so come aiutarlo perché, capisci, ha fatto una scelta politica che lo ha messo in una certa luce con l’entourage di questa zona».
G: «Che tristezza».
C: «Eh, che tristezza, lo so però così è andata la storia. Ti ripeto, in realtà ufficialmente non è mai stato detto questo. Ufficialmente è stato detto che abbiamo problemi di sala operatoria, che le sale operatorie sono troppo piene che … insomma tutte cazzate, ovviamente, tutte minchiate …».
G: «A Siena potrei aiutarlo, ma Siena è come Bologna … E Pinna (direttore reparto trapianti, ndr), che dice?».
C: «Pinna ha detto che (Marino, ndr) ha fatto una mossa che gli ha tagliato le gambe, Bissoni (assessore regionale alla Sanità, ndr) era favorevolissimo all’operazione ».
G: «Ma come si può nella sanità italiana andare avanti?»
C: «Però è così, Giuseppe … questo è uno che, si potrà dire tutto, ma sicuramente il fegato lo sa trattare. Oh, e questi lo tagliano perché, capito?, per fare le vendette trasversali. (…) È un’assurdità che un chirurgo di quella portata non abbia una sala operatoria … che c’ha i malati che aspettano… Marino aveva in mano un contratto che doveva solo essere controfirmato. E si è fermato tutto».
G: «E se lo controfirmasse?»
C: «Marino me l’ha detto: se devo venire al S.Orsola che c’è una guerra nei miei confronti … io mi troverò un altro posto …Tra l’altro non chiedeva manco un cazzo di soldi: s’era fatto un contratto da 1.500 euro… tu calcola che ogni ritenzione epatica che faceva Marino, il S. Orsola intascava 25.000 euro e gliene dava 1.500…» (…)
G: «Renditi conto che qui siamo al paradosso … andare ad aiutare il Presidente della commissione d’inchiesta (sulla sanità pubblica, ndr), uno dei migliori chirurghi al mondo, a trovare una sala operatoria. (…) Io ne parlo con Ignazio, sarei per fare una rivoluzione … questo è uno scandalo nazionale».

Mhh… this is strange

So it seems that google is not showing the images about the Berlusconi’s aggression:

google_vs_bing

With Bing you can find the images, with Google no. Check here.

The post from google italia to answer the user questions is about a possible delay within the scan of the pages and the results from the engine.

Which is reasonable, but this is not the case.

Yesterday it was possible to find them. On Google Images. Not today.

The question is why?

Update: it seems now you can find them, so the google spider for images is a bit lagging behind.

But the escort?

So, as many of you are aware, somebody throw a Duomo souvenir statue to the Prime Minister of Italy, Berlusconi. The poor man was hit in the face, he lost two teeth and he bleed quite a lot.

I just want to raise three points:

  1. this is horrible. violence is not the way forward. Democracy is a space which has to be defended. No matter what.
  2. the man suffers from a mental illness and it’s at least 10 years under treatment. He is mad.
  3. all the escort and the security guards of the prime minister should be fired and replaced with someone who is able to do his own job. It’s really unbearable that just one mad man can easily throw a souvenir statue to the prime minister when he is giving a political speech. It’s a routine situation which a competent escort should be able to cope with.

One thing that Greg pointed out yesterday: when somebody throw stuff to his old head of state (an affair implicating Mr Bush and a shoe, google will tell you more…), Mr bush was able to dodge the shoe. I think if Berlusconi had tried something like that he would had cracked. (It’s too old, c’mon.)

This episode doesn’t change the italian situation. The complete incompetence of this italian government on the energy policy, on the university and research reform, on the economic investment to relaunch the country economy and on the shift to a sustainable regime still remains. More over the problems with the justice which the prime minister has with the justice are not yet solved.

So get well soon Prime Minister, get back to work and try to do something useful for the Italian people.